Operazione Palude. PM, 8 anni per ing. Pirrello e 6 per altri. Poi solo assoluzioni, sentenza 31/05

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Una mega operazione e tantissime indagini che finora, in tribunale, hanno prodotto molte assoluzioni. E’ il cammino processuale dell’indagine ‘Palude’ portata avanti dalla Guardia di Finanza e scaturita dai controlli sull’approvvigionamento idrico della città di Alcamo durante il 2016. Il processo in corso al tribunale di Trapani dovrebbe portare ad altre assoluzioni, almeno secondo quanto richiesto dallo stesso PM, Antonella Trainito. Il magistrato ha infatti chiesto soltanto quattro condanne per Giuseppe ed Onofrio Pirrello, padre e figlio, Gaetano Vallone Per tutti gli altri il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste, in base all’articolo 530 del codice di proceduta penale. Per Giuseppe Pirrello, ex ingegnere capo del genio Civile di Trapani, accusato di avere commesso una serie di atti contrari ai suoi doveri d’ufficio, il PM ha riconosciuto soltanto due dei capi di imputazione ed ha chiesto 8 anni di reclusione. Sei e anni e mezzo, invece, per il figlio Onofrio, titolare di uno studio tecnico, e per l’ingegnere Gaetano Vallone.   Sei anni per Francesco Pirrello, piccolo imprenditore agricolo, cugino dell’imputato principale. Con Giuseppe Pirrello, era finita sotto inchiesta una fitta rete di professionisti, studi tecnici, funzionari compiacenti e semplici cittadini. Nei vari tronconi processuali della vicenda sono pervenute soprattutto assoluzioni. Quella adesso richieste dal Pm Antonella Trainito hanno riguardato Enzo Coppola, Giuseppe Pipitone, Giuseppe Maiorana, Giuseppe e Vincenzo Paglino, Vito Emilio Bambina, Antonio Colletta e Ignazio Messana. Sono già partite le arringhe degli avvocati difensori che dovrebbero concludersi nell’udienza del 31 maggio. Al termine dei lavori, nella stessa giornata, è prevista la sentenza del collegio giudicante presieduto da Enzo Agate (giudici a latere Edoardo Bandiera ed Enrico Restivo). Al processo si sono costituiti come parti civili il comune di Castellammare del Golfo, il cui ex ingegnere capo, Simone Cusumano, in un altro troncone venne assolto, e l’Ufficio del Genio Civile di Trapani. Anche un altro alto funzionario di quest’ultimo ufficio, il castellammarese Gaspare Motisi, era finito sotto processo ma  è stato assolto con formula piena.