Colite e morte in ospedale, dodici medici dell’ospedale di Castelvetrano a giudizio. Processo dall’11 marzo

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Omicidio colposo in concorso. Con questa ipotesi di reato il gup del tribunale di Marsala Chiara Vicini ha rinviato a giudizio dodici medici dell’ospedale Vittorio Emanuele II di Castelvetrano in servizio, nel giugno del 2019, nei reparti di medicina e chirurgia. Sono stati quindi imputati Paola Acquaro, Alberto Allotta, Amedeo Musiari, Carmelo De Bilio, Maurizio Di Piazza, Gaetano Furgiuele, Giuseppe Gioia, Antonino Lo Sciuto, Angelo Maria Patti, Antonio Tavormina, Alessandro Traficante e Domenico Vitale. L’avvio del processo, davanti il tribunale di Marsala, è stato fissato per l’11 marzo prossimo. Nel procedimento si sono costituiti parte civile i quattro fratelli della vittima, Francesco Carbonello, un insegnante di Salemi, deceduto all’età di 55 anni il 19 giugno del 2019. Ad assistere i familiari sono gli avvocati Francesco Salvo e Marco Romanelli.

L’insegnante, poco prima del decesso, venne ricoverato nel reparto di medicina dell’ospedale di Castelvetrano per un attacco di colite acuta. Ma dopo oltre dieci giorni di ricovero le sue condizioni non accennavano a migliorare. Per questo, fu trasferito nel reparto di chirurgia dello stesso nosocomio, dove venne sottoposto a due interventi chirurgici. Ma dopo il secondo arrivò la morte. I familiari presentarono quindi una denuncia-querela contro ignoti da cui è scaturito il procedimento penale. Il rinvio a giudizio dei dodici medici era stato richiesto dalla procura il 14 marzo scorso.  Il gup del Tribunale di Marsala aveva già autorizzato le parti civili a citare l’Asp di Trapani come responsabile civile nel procedimento che vede imputati di sanitari dell’ospedale di Castelvetrano. Lo stesso giudice dell’udienza preliminare aveva invece negato  l’autorizzazione a citare le compagnie assicurative presso le quali i dodici medici avevano sottoscritto le loro coperture. Adesso il rinvio a giudizio e il processo che prenderà il via lunedì 11 marzo.