Botti di Capodanno, salvata la mano a ragazzo di 19 anni di Alcamo

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Ha rischiato di perdere la mano, il ragazzo alcamese di 19 anni colpito dall’esplosione di una “cipolla” nella via Ruisi la notte di Capodanno ad Alcamo.  L’equipe di chirurghi del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo sono riusciti a salvargli l’arto, ricostruendo tre dita (le altre due le ha perse), con un intervento molto delicato e complicato durato otto ore. “Non era un semplice petardo, è come se gli fosse esplosa in mano una bomba a mano. Poteva anche morire”, spiega il chirurgo Pierfrancesco Pugliese, a capo dell’equipe medica che ha operato il giovane la notte di Capodanno. “Quello che è successo al ragazzo di Alcamo fa parte di quelle casistiche che cerchiamo di prevenire nei nostri incontri”.
Il ragazzo di 18 anni la notte di Capodanno,  ha raccolto un petardo artigianale inesploso. In realtà si tratta di una vera e propria bomba a mano, la classica “cipolla”, che una volta lanciata non è esplosa immediatamente. Il giovane l’ha raccolta e gli è esplosa in mano. Gli effetti dell’esplosione sono stati devastanti. 

Il ragazzo è stato portato prima al pronto soccorso di Alcamo e poi al Policlinico di Palermo. Una vera e propria ricostruzione che gli ha permesso di salvare il pollice ed altre due dita con una procedura microchirurgica. “Questo intervento gli permetterà di avere una mano funzionale, è stato dimesso nei giorni scorsi, ma il percorso di guarigione è lungo” spiega il dottor Pugliese. Il giovane di Alcamo rischiava di avere amputata la mano se non ci fosse stata un’equipe specializzata”. Purtroppo ogni anno si contano centinaia di feriti e qualche morto. Sono rimasti inascoltati gli appelli dei sindaci e veri e propri bombardamenti durati ore anche ad Alcamo la notte di capodanno.