ANCE elogia Regione per pagamenti. Chiesti comunque altri interventi

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“Lo sblocco dei pagamenti alle imprese dovuti dalla Regione sin dal 2022, avvenuto in anticipo rispetto agli anni precedenti, è frutto della sensibilità del governatore Renato Schifani e dell’assessore all’Economia, Marco Falcone, che, ascoltando le continue sollecitazioni dell’Ance Sicilia, si sono impegnati a completare in tempi rapidi il riaccertamento dei residui di bilancio”. Lo ha detto Santo Cutrone, presidente regionale dell’associazione nazionale costruttori edili, che ha parlato anche di impegno mantenuto e di ravvio del confronto fra governo regionale e la stessa Ance Sicilia proprio a partire dal come l’esecutivo intenda rendere strutturale la puntualità dei pagamenti già a partire dalle fatture di quest’anno e per gli anni a seguire. E per non fare mancare ulteriore liquidità al sistema delle imprese già stremate da crisi, inflazione, caro materiali e aumento dei tassi di interesse sui finanziamenti bancari, il collegio siciliano costruttori edili ritiene che sia necessario un piano di digitalizzazione e di snellimento della macchina amministrativa regionale.

Inoltre l’Ance sollecita l’approvazione, da parte dell’Ars, del recepimento dinamico della riforma del codice nazionale degli appalti, entrata in vigore lo scorso 1° luglio, per superare le norme in contrasto con la legge regionale di due anni fa e anche per trasformare gli uffici regionali gare in centrali uniche di committenza. Le proposte e le richieste di Santo Cutrone e della sua associazione riguardano anche l’attivazione di un intervento volto a individuare una soluzione condivisa che consenta di sbloccare i crediti fiscali dei bonus edilizi, che secondo una stima di Ance Sicilia, nella nostra regione ammontano a circa 500 milioni di euro e che, nonostante le recenti norme nazionali, non trovano ancora risposta da parte degli acquirenti. Ciò avrebbe bloccato il mercato degli investimenti in ristrutturazioni tramite Superbonus che, come rilevato dall’Enea, allo scorso mese di giugno nell’Isola sono fermi, per il secondo mese consecutivo, a poco meno di 5 miliardi. E dite che lo Svimez, nelle recenti anticipazioni del suo rapporto nazionale sull’economia, ha evidenziato come gli investimenti nelle costruzioni abbiano fatto nel sud da traino al Pil ud per il 31,1% nel 2021 e il 13,1% nel 2022. Infine, conclude la nota di Ance Sicilia, si attende ancora il completo finanziamento degli accordi quadro per la viabilità secondaria e si spera che arrivino nomine di persone adeguate a gestire la struttura del commissario straordinario della depurazione, dopo che a maggio è scaduta la terna commissariale uscente. Ciò espone l’Italia al rischio di perdere 3 miliardi di finanziamenti per depuratori, buona parte dei quali in Sicilia.