Chiusa relazione VVF, chiesta interdizione totale di riserva e pre-riserva di Monte Bonifato

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I vigili del fuoco hanno completato relazione e rapporto sull’incendio che è divampato una settimana fa e che, per quasi due giorni, ha devastato Monte Bonifato, anche la riserva ‘Bosco d’Alcamo’. Alla luce dei sopralluoghi effettuati i vigili del fuoco hanno richiesto l’interdizione totale della riserva ma anche delle aree circostanti di pre-riserva. Troppi i pericoli per la pubblica incolumità a causa di uno stato di abbandono più che decennale ed aggravato dalle recenti fiamme.

Il comando provinciale dovrà adesso girare la relazione e quindi la richiesta di chiusura alle autorità competenti, in primis al Libero Consorzio di Trapani, ente gestore del ‘Bosco d’Alcamo’ e al dipartimento regionale della forestale. Dai rilievi è stato anche evidenziata la necessità di rimuovere i vecchi alberi pericolanti resi ancora più instabili dal fuoco dello scorso week-end. La relazione dei vigili del fuoco riguarda anche la forestale alla quale è stata richiesta non soltanto l’esatta perimetrazione delle aree percorse dal fuoco, circa 200 ettari, anche quelle di pre-riserva, ma anche lo stato dell’arte sugli eventuali dissesti idrogeologici. Ribadita anche la necessità di una migliore gestione e pulizia del sottobosco nonché il rispetto dell’obbligo di mettere insicurezza tutti i terreni incolti sia alle falde della montagna alcamese che sui versanti della stessa. In tal senso, secondo i vigili del fuoco, necessiterebbero maggiori controlli da parte delle autorità preposte nei confronti di chi non effettua la pulitura dei terreni nonostante l’ordinanza sindacale che ogni anno viene emessa dal comune di Alcamo. I vigili del fuoco nella relazione, fanno riferimento anche al terribile incendio del 2012 i cui danni sul fronte di contrada San Nicola, in materia di sicurezza, sarebbero ancora presenti.  Zona che, fra l’altro, è stata spesso presa di mira, nelle giornate calde di scirocco, dai piromani o da incauti cittadini.

Ritornando all’incendio di sabato e domenica scorsi i vigili del fuoco hanno anche attivato la procura ritenendo evidente che l’innesco sia stato di natura dolosa e che le fiamme si siano propagate rapidamente per una matrice colposa da parte dei proprietari di alcuni terreni non messi in sicurezza e delle autorità per ipotetiche inadempienze nel far rispettare tali obblighi.