Alcamo, acqua inquinata in città. Comunicazione sul web e famiglie protestano

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L’ordinanza è stata sottoscritta ieri, nel pomeriggio, dal sindaco Domenico Surdi e poi pubblicata più tardi sul sito istituzionale del Comune di Alcamo e sui canali social. L’acqua della rete idrica che serve buona parte dell’affollato quadrilatero della città, fra corso 6 Aprile e via Verga, è inquinata. Il primo cittadino ha disposto il divieto di impiego sia per consumo umano che per usi igienico-sanitari. L’ordinanza parla di risultati di alcune analisi batteriologiche ma non entra nel merito. In verità si tratta di pressocché certa commistione fra rete idrica, quella che trasporta l’acqua potabile, e rete fognaria.
E’ chiaro che un guasto o una rottura, a condotte realizzate parecchio tempo fa e con materiali adesso, può certamente capitare ma la comunicazione che un Comune deve attivare, in casi delicati come questo, dovrebbe essere ben diversa. <Bisognava invece avvisare tutte le famiglie, porta a porta, allestendo squadre di vigili urbani e anche di volontari della protezione civile. Poi anche la circolazione di un’autovettura dotata di altoparlante poteva essere molto indicata. Sistemi di comunicazione certamente poco moderni ma in grado di raggiungere tutti, anche le persone più anziane che non navigano sul web.
Questa mattina tecnici e operai del comune si sono messi al lavoro fra le vie XXV Maggio, Filippi, Francesco Ferruccio, Impastato, Ruggero e Arancio per cominciare a cercare il guasto. Un compito non certamente facile. Inoltre in alcune case hanno prelevato altri campioni per appurare che il fenomeno non si amplifichi verso altre zone limitrofe. L’acqua che scorre dai rubinetti, è stato specificato, può essere utilizzata soltanto per lavare pavimenti o per la pulizia del wc. Per il resto si potrà cucinare con l’acqua minerale o andando a riempire i bidoni al bottino.
Il problema più grande è quello dell’igiene personale. Questa mattina gli abitanti della zona non hanno potuto fare la doccia e nemmeno lavarsi la faccia o le mani. Le famiglie investite dal problema sono andate a lamentarsi all’ufficio acquedotto per richiedere almeno qualche soluzione disinfettante. Il risultato è stato negativo. IL comune, inoltre, non ha ancora predisposto un servizio sostitutivo con autobotti. E le previsioni per il ritorno alla normalità appaiono abbastanza lunghe