Trappeto: Nocella inquinato, esposto in Procura

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La presa di posizione del sindaco di Trappeto scaturisce a seguito dell’iniziativa di protesta organizzata dagli ambientalisti alla foce del fiume Nocella dove in questi giorni si sta compiendo l’ennesimo scempio. Il mare è tornato a tingersi di rosso, segno del solito sversamento di liquidi inquinanti originati verosimilmente dalla  lavorazione vitivinicola. In questi giorni l’Arpa, l’agenzia regionale protezione ambiente, ha effettuato un prelievo e prossimamente si conoscerà l’esito con esattezza. Sta di fatto che ancora una volta questo tratto di costa, oramai da trent’anni preda di questo ciclico sversamento inquinante che lo rende non balneabile, riporta i segni dell’ennesimo sfregio al territorio nel silenzio e nell’indifferenza delle autorità competenti. Ieri alla foce del Nocella erano in tanti, nono solo ambientalisti ed esponenti delle istituzioni del comprensorio e non solo ma anche semplici cittadini a testimoniare che si vuole invertire un odioso trend fatto di silenzi e connivenze nel non riuscire mai a trovare gli autori di questo scempio. La commissione Ambiente alla Camera chiede controlli specifici. La storia del Nocella è fatta di decine e decine di denunce negli anni che però non hanno cambiato mai nulla. Le acque di questo torrente sono talmente acide da avere un ph pari a 3,6, come è stato più volte rilevato da alcuni campionamenti fatti negli anni passati. La causa di tutto questo è stata sempre correlata alla presenza della distilleria Bertolino a Partinico, azienda insalubre di prima classe che ospita centrali termiche con una potenzialità di ben 60 milioni di calorie all’ora. Ma la titolare dell’industria, Antonina Bertolino, ha sempre respinto ogni accusa sostenendo anzi più volte che la causa dell’inquinamento sarebbe da imputare ad altri scarichi, di origine agroalimentare e urbana, non opportunamente trattati. Non è stato però ancora chiarito a chi sia concretamente attribuibile la responsabilità. Proprio per questo motivo gli ambientalisti puntano il dito contro l’assenza della istituzioni competenti in tutti questi anni: