Partinico: Pd, nuovo segretario tra le polemiche

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Il colpo gobbo alla fine è riuscito e in stile western è stato portato a termine l’assalto alla diligenza. Il Partito Democratico finisce per essere “colonizzato” da chi sino a ieri non ne faceva neanche parte. Frutto della marea di iscrizioni che si sono registrate il giorno stesso del congresso cittadino. Si è materializzato per gli storici iscritti ai Democratici il rischio paventato della vigilia e che porta la firma del sindaco Salvo Lo Biundo, fresco riconvertito dopo che appena quattro mesi fa, all’atto della sua rielezione, asseriva che il futuro era quello del civismo lontano dalle logiche partitiche. Il primo cittadino si è infatti avvicinato al Pd portando con sé un’ondata di iscritti al punto da fare eleggere a capo della segreteria il nome da lui caldeggiato: l’ha spuntata infatti Maria Provenzano, insegnante, candidata al consiglio comunale alle scorse amministrative nelle file del Pd ottenendo 133 voti. La Provenzano, nonostante avesse sposato alle scorse amministrative a causa del Pd scontrandosi proprio con Lo Biundo, oggi invece si è avvicinata al primo cittadino. Alla fine ha stravinto ottenendo 359 voti, contro i 92 di Cilluffo, candidato della segreteria che non ha comunque ottenuto neanche i voti di tutta l’area “storica” del Pd, segno di una base spaccata già da tempo. Qualcosa di anomalo è sicuramente accaduto. I Democratici infatti quest’anno al congresso hanno registrato il triplo delle iscrizioni: 451 contro i circa 150 dello scorso anno. E’ evidente quindi che è avvenuto un colpo di mano della nuova corrente del sindaco, oggi divenuto un fedelissimo di Rosario Crocetta dopo i suoi trascorsi nelle file di Patto per la Sicilia, Pdl e in ultimo Udc. Proprio per queste iscrizioni anomale non sono mancati i momenti di grande tensione: sono volate parole grosse all’interno della sede del partito. Alla componente storica del Pd non è andato giù questo modus operandi: “Noi abbiamo segnalato alcune anomalie alla commissione regionale di garanzia del Pd – precisa la presidente uscente del partito, Chiara Gibilaro -. Abbiamo assistito ad un congresso in cui non c’è stato alcun enunciamento sulla linea politica, non è stata presentata alcuna mozione. Il circolo ha avuto una linea ben precisa ed ha espresso con coerenza il voto per l’elezione a segretario provinciale di Miceli”.         In questa operazione ci hanno messo lo zampino non solo i fedelissimi di Lo Biundo ma anche gli aderenti al movimento degli artigiani e buona parte degli ex Ds vicini al deputato regionale Antonello Cracolici. Esulta un cracoliciano, assessore della giunta Lo Biundo, Gianlivio Provenzano, che attraverso facebook si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “Per qualcuno quando vince è per effetto della democrazia, se perde è per affarismo e chissà quali altre schifezze”.         

Nella foto Maria Provenzano