Migranti, disabili e bambini insieme a Valderice per la ‘Giornata della Terra’

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Anche i giovani migranti della “Cooperativa Sociale Badia Grande” hanno celebrato la Giornata Mondiale della Terra con un evento organizzato dalla “Cooperativa Voglia di Vivere”. La manifestazione si è svolta nel suggestivo contesto del Fondo Auteri a Valderice, un rigoglioso orto botanico situato ai piedi del Monte Erice. L’evento ha visto la partecipazione di diverse centinaia di persone, tra cui bambini e ragazzi delle scuole dell’obbligo accompagnati dai loro insegnanti, ospiti di varie cooperative e associazioni che assistono persone con disabilità  guidati da personale qualificato, i migranti adulti del SAI di Valderice ed i minori del Progetto 24 FAMI WELCOME e della Struttura di primissima Accoglienza “Il Mappamondo” ospitati dai Centri per migranti gestiti dalla Cooperativa Sociale Badia Grande con le relative equipe multidisciplinari. La Tenuta Auteri, naturale palcoscenico per la Giornata Mondiale della Terra, ha unito culture diverse sotto il segno del rispetto ambientale e dell’integrazione. I migranti della Cooperativa hanno dimostrato come possa essere semplice vivere in una società inclusiva. Qualche parola scambiata… un sorriso possono essere le chiavi per superare le barriere culturali e sconfiggere pregiudizi e luoghi comuni. I ragazzi di Badia Grande hanno condiviso la Giornata della Terra con bambini, insegnanti e persone con disabilità, in un’atmosfera di calore umano e di accoglienza. Nel corso delle celebrazioni promosse dalla Cooperativa Voglia di vivere, la Tenuta Auteri con la sua biodiversità, è diventata un luogo di incontro, d’apprendimento e di riflessione. L’attività “l’orto in cassetta” con la semina di ortaggi ha insegnato l’importanza del prendersi cura della Terra favorendo la rigenerazione del suo patrimonio genetico; mentre le passeggiate guidate hanno rivelato i segreti di una natura che accoglie ogni forma di vita senza distinzioni. Il picnic, sotto l’ombra degli alberi di gelso, è stato il simbolo vivente dell’integrazione e della condivisione. In quell’oasi di pace, ogni differenza è svanita, lasciando spazio a un legame indissolubile che ha unito tutti i presenti.