‘Squillo’ sudamericane a Mazara del Vallo, divieto di dimora per proprietario casa utilizzata

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Il suo appartamento era costantemente a disposizione di un giro di ragazze-squillo. L’abitazione, che sorge non molto distante dal centro storico di Mazara del Vallo, veniva affittata per gli incontri a luci rosse e il proprietario, secondo le indagini della Guardia di Finanza, ne sarebbe stato a conoscenza anzi sarebbe stato proprio lui a programmare i periodi di permanenza delle ragazze, quasi tutte sudamericane, e ad organizzare una confortevole sistemazione logistica all’interno dell’appartamento per favorirne al meglio l’attività. Il cinquantenne, un disoccupato mazarese, è stato quindi denunciato per favoreggiamento della prostituzione ed è stato sottoposto al divieto di dimora a Mazara del Vallo. L’immobile utilizzato come casa d’appuntamento, è stato invece sequestrato.

L’operazione è scattata grazie alle indagini portate avanti dalla locale tenenza della Giardia di Finanza, guidata dal capitano Cristina Alba, e scaturite dall’accurata analisi delle movimentazioni finanziarie eseguite, tramite money transfer, da alcune donne di origine sudamericana presso un’agenzia. Le sudamericane, sebbene risultassero disoccupate, inviavano periodicamente ingenti somme di denaro ai familiari nel loro paese di origine. A seguito di appostamenti e pedinamenti è stato così individuato individuata l’abitazione in cui le donne vivevano per brevi periodi temporali e attorno alla quale le Fiamme Gialle notavano un anomalo via vai di persone negli orari notturni. Le successive indagini, condotte anche attraverso l’ausilio di intercettazioni telefoniche e sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Marsala, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del cinquantenne mazarese, proprietario dell’appartamento. Sulla base degli elementi raccolti, il GIP di Marsala ha emesso nei confronti dell’indagato il divieto di dimora nel comune di Mazara del Vallo, oltre che un decreto di sequestro preventivo dell’immobile ponendo così fine all’attività illecita di favoreggiamento della prostituzione.