Scuole di Alcamo, il ‘Pirandello’ finisce all’IC ‘Navarra’. Due plessi all’IC ‘Bagolino’

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Atteso entro la fine dell’anno il decreto assessoriale che definirà la nuova riorganizzazione scolastica delle rete scolastica siciliana. Nessun ripensamento da parte dell’assessore all’istruzione, Mimmo Turano, ma un’attesa dovuta, probabilmente, dai tempi necessari alla redazione dei verbali. Tutto quindi secondo quanto già comunicato ai sindacati e all’ufficio scolastico regionale nel corso del vertice svoltosi in assessorato, a Palermo, il 5 dicembre scorso. Ad Alcamo potrebbe cambiare qualcosa rispetto a quanto trapelato sulle migrazioni di plessi nell’ambito della soppressione dell’istituto comprensivo ‘Pietro Maria Rocca’ e della trasformazione del San Giovanni Bosco da direzione didattica a istituto comprensivo.

Riflettendo sul numero degli alunni ma anche su grado e ordini dei plessi interessati, potrebbe venire fuori una soluzione diversa rispetto a quanto finora ipotizzato. La scuola elementare ‘Pirandello’, ex orto di Ballo, non andrebbe alla San Giovanni Bosco ma all’istituto comprensivo Nino Navarra. I plessi ‘Ciullo d’Alcamo’ di via Florio e Lombardo Radice  di via Madonna del Riposo finirebbero invece nelle competenze della Bagolino. Il nascituro istituto comprensivo San Giovanni Bosco acquisirebbe invece le classi di scuola media della Pietro Maria Rocca e manterrebbe sia il Vittorino da Feltre, classi elementari e materne, che la scuola dell’infanzia Piaget. In questa maniera il nuovo istituto comprensivo si attesterebbe sui 1200 alunni fra infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Non ci sarà quindi alcun accorpamento fra il Pietro Maria Rocca e il San Giovanni Bosco. Semplicemente il primo scomparirà e sarà soppresso come istituzione scolastica, mentre il secondo, che prenderà le sezioni di secondaria di primo grado, diverrà istituto comprensivo. Ovviamente i siti dove gli alunni andranno a scuola rimarranno quelli attualmente utilizzati.

Firmato il decreto sulla riorganizzazione territoriale scolastica, la palla passerà al ministero dell’istruzione che dovrà ridisegnare gli incarichi come dirigenza scolastica che come dirigenti di segreteria. Dovrebbe cominciare una sorta di valzer che porterebbe qualcuno a dover lasciare Alcamo dove ci sarà un posto in meno di dirigente scolastico ma anche posti in meno in segreteria. Non cambierà invece nulla per gli istituti di istruzione secondaria con autonomia, personale e dirigenze che rimarranno tali e quali anche per l’anno scolastico 2024/2025.