Renzi torna a fare il Sindaco di Firenze

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di Antonio Pignatiello

 

 

Vince Bersani quasi ovunque. L’ex Presidente della Regione Emilia Romagna, l’ex Ministro dei Governi di centro sinistra sarà colui che alle prossime elezioni politiche sarà il candidato Premier per il PD. Ora le alleanza, forse non più con l’UDC ma con Vendola. Renzi, il Sindaco di Firenze chiamato rottamatore del PD, torna a fare il Sindaco di Firenze, splendida città di storia e tradizioni culturali e artistiche e civili diretta molto bene dal giovane Matteo. La Sicilia ha scelto Bersani, come l’Italia. Pagati due euro dagli elettori per esprimere il loro consenso. Tutto giusto e tutto bello ma non sono certo le Primarie Americane, altra pasta, altra cultura dove i Presidenti e candidati Presidenti si rinnovano di continuo. Piaccia o no è il segnale che non la vecchia politica ma chi sta in politica da molti anni viene preferito a chi, a torto o a ragione, proponeva qualcosa di nuovo. In realtà la vecchia struttura organizzativa del PCI ha avuto la meglio. Il PCI storicamente continua a mantenere, e questo per ciò che è la politica è un bene per la collettività, piaccia o no il PCI, una diffusa e capillare struttura organizzativa di base che va oltre qualsiasi analisi politica del voto. A essere come il PCI c’era solo la DC a suo tempo che oggi si è spezzata in diversi tronchi, dal PD all’UDC al centro destra, PDL compreso. Bersani comunque, da ex PCI, sicuramente saprà cogliere il risultato. Renzi che prende il 40% non è da sottovalutare ma probabilmente questo significherà qualsiasi altra considerazione di protesta e lamentela verso la vecchia classe politica da parte di cittadini perchè comunque, piaccia o no, lo ripeto, Renzi proponeva qualcosa di nuovo. Da vedere ora quanto potrebbe mantenersi la giunta di Rosario Crocetta se davvero Bersani chiuderà all’UDc di Casini.

 

Bersani vota la fiducia da sempre al Governo Monti, così come fanno Casini e Berlusconi. Solo la Lega e Di Pietro non lo fanno. La crisi dell’Euro, moneta affidata a una Banca privata, che si chiami europea non ha alcun senso, sempre banca privata è, cosa in contraddizione con la storia sociale e politica del PCI, è inarrestabile, senza contare la crisi economica, sociale, politica, umanitaria che questa moneta ha provocato anche se molti ripetono, senza conoscere cosa sia una moneta nazionale e cosa sia non l’economia politica ma la politca economica finanziaria di una moneta, ripetono il mantra che senza l’Euro staremmo peggio. In realtà mettendo le mani in tasca è proprio il contrario e quello che conta è la realtà non gli studi accademici che, si sa, non hanno mai funzionato nella conduzione politica di una Nazione. La storia del PCI è intanto fatta di protezione e ascolto verso i meno abienti e i più sfortunati in società e affidare, appoggiando l’Euro, tutta la nazione alle decisioni di una Banca privata, Germania o non Germania, è in contraddizione con la storia sociale, con il welfare state, con la redistribuzione della ricchezza, con l’ascolto dei più bisognosi, con i tagli alla scuola, alle forze dell’ordine, alla cultura. Piaccia o no è così, poi i sogni li sanno spacciare tutti. Risulta però quantomeno strano che proprio da un partito che viene dal PCI, appunto, venga appoggiata e proposta una moneta che è tipicamente di destra a menocchè le banche non sono dic olpo diventate marxiste ma non risulta da nessuna parte.

 

E ora i numeri. In provincia di Trapani solo a Marsala vince Renzi. A Trapani Bersani ha vinto con 600 voti contro i 477 di Renzi, a Marsala appunto è Matteo Renzi che con 1155 voti stacca Bersani che ne ha avuti 901. A Mazara del Vallo scelto Bersani da 975 elettori contro i 454 di Renzi che per poco non vince ad Erice con 258 contro i 277 di Bersani. Il segretario del Pd vince a Valderice con 282 voti contro i 159 di Renzi ed a Paceco con 254 voti contro i 154 di Renzi. Ed ancora a Favignana 60 scelgono Bersani (solo 15 Renzi), a Campobello per 2 voti,vince il segretario, 103 contro 101 di Renzi. A Castelvetrano vittoria all’ex Ministro con 374 Bersani contro i di 206 Renzi e Salemi con 248 per Bersani e 205 per Renzi. è ancora Bersani a tracciare la linea del territorio politic. Ad Alcamo le primarie tra Pierluigi Bersani, segretario nazionale del Pd e Matteo Renzi hanno visto la vittoria di Bersani sui 2060 voti della scorsa domenica ad Alcamo e prende il 59 % con 1700 voti. Renzi guadagna voti ad Alcamo ma viene comunque sconfitto anche ad Alcamo.