Regione e formazione, FederTerziario chiede confronto ad assessore Turano

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“Chiediamo all’assessore Mimmo  Turano, al presidente Schifani e alla politica tutta un momento di confronto sulla formazione. Come Federterziario vorremmo argomentare in maniera più dettagliata le mille sfaccettature di un sistema fuori controllo, che necessita di grandi cambiamenti, al fine di mettere in campo strategie per una formazione che vale, una formazione che dia opportunità ai siciliani preparandoli ad un futuro più roseo”. Lo afferma in una nota il coordinatore regionale di Federterziario, Antonino Marfia.

“L’Ars, su proposta dell’assessore Turano, ha abolito la norma che imponeva agli enti di stabilizzare il personale in forza con contratti atipici. Una svolta epocale? Tutti i problemi atavici del settore sono stati così risolti? Per fare una analisi seria del settore – prosegue Marfia – può tornare utile suddividere questo settore in due prime grandi aree. La prima si occupa di formazione professionale destinata a adulti in cerca di prima occupazione o che cercano una ricollocazione nel mondo del lavoro dopo un evento traumatico come la perdita di lavoro ad età avanzata. In quest’ultimo caso si parla di riqualificazione.

La seconda macro area, quella dell’istruzione professionale, è destinata a giovani di età compresa tra i 13 e i 17 anni di età, un’alternativa alle scuole classiche, quella che in gergo viene chiamata “scuola dei mestieri, Secondo Marfia “non si può chiedere ad un ente di formazione professionale di assumere 4 figure a tempo indeterminato per ogni sede se la regione poi non finanzia questi percorsi con continuità. Un’altra cosa sono invece i percorsi destinati a minorenni. Questi hanno lo scopo di assolvere all’obbligo scolastico.