Radioterapia di Mazara del Vallo, allarme del primario. Spera: “Assunzioni e convenzione ok”

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Non ci sarebbe alcuna volontà di portare avanti gli ottimi risultati ottenuti dal reparto di radioterapia dell’ospedale di Mazara del Vallo. Entro breve tempo arriveranno alcune nuove assunzioni e ripartirà, per altri sei mesi, la convenzione con il centro di medicina nucleare Villa Santa Teresa di Bagheria. Le rassicurazioni sono arrivate dal commissario dell’ASP di Trapani, Vincenzo Spera, in risposta all’allarme lanciato dal primario della radioterapia dell’Abele Ajello, Antonino Daidone. “Dal tumore oggi si guarisce – aveva detto il medico oncologo -, ma le recenti politiche sanitarie invece di puntare al rafforzamento dell’area oncologica, mortificano e penalizzano il settore. Le liste d’attesa rimangono troppo lunghe e l’accesso alle cure limitato”. La convenzione tra la radioterapia dell’Abele Ajello e Villa Santa Teresa, due strutture di altissima specializzazione, avviata nel 2017, ha permesso a circa 6 mila persone ammalate di tumore di curarsi rimanendo nel territorio con una percentuale di guarigione altissima, pari al 70% dei pazienti oncologici trattati, che arriva ad oltre il 90% delle guarigioni per la cura del tumore alla mammella. “La radioterapia oncologica dell’ospedale di Mazara del Vallo – spiega il primario Daidone – è l’unica in provincia di Trapani e annualmente circa 700 persone vengono trattate nel reparto. Lo stesso primario è un’eccellenza medica che ha operato al “Caltalan Oncology Institute” di Barcellona, poi in Portogallo, con importanti attività di ricerca. L’ASP di Trapani, però, non avrebbe più la volontà di proseguire su questo virtuoso percorso avviato a Mazara del Vallo, come afferma lo stesso Antonino Daidone “il polo oncologico non solo non è affatto attenzionato adeguatamente ed economicamente, ma sembrerebbe addirittura esserci la volontà di sottodimensionarlo e quindi portare l’esperienza alla fine”. “Mi appello ai vertici sanitari regionali e nazionali – ha concluso il primario della radioterapia dell’ospedale di Mazara del Vallo – perché ci sia un vero cambio di rotta nell’interesse di tutta la popolazione”.