Finanziaria, un milione dalla Regione per combattere il ‘crack’. Fondi in arrivo alle ASP

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Una piaga sociale dilagante che ha bisogno di un vasto programma di prevenzione a 36 gradi come rimedio principale. La finanziaria regionale, approvata all’ARS per la prima volta in tempo negli ultimi 21 anni ha previsto uno stanziamento di un milione di euro del bilancio regionale da assegnare alle aziende sanitarie provinciali per la lotta al consumo di crack. Si tratta di una pericolosissima droga che probabilmente potrebbe essere anche una delle cause del dilagare dei fenomeni di inaudita violenza fra i giovani. L’emendamento, prima firmataria Roberta Schillaci dei 5 Stelle, è stato sottoscritto anche dai deputati dell’Intergruppo composto da altri esponenti dell’opposizione dell’ARS. I deputati che hanno quindi ottenuto lo stanziamento di un milione di euro stanno anche incardinando un disegno di legge che, se approvato, potrebbe rappresentare un mezzo più completo per contrastare il terribile crack, che parte dal basso con il contributo delle famiglie, delle associazioni e dell’università. Un’iniziativa legislativa che comprenderebbe ovviamente anche l’intervento sanitario con ricovero nei casi più gravi. “Dobbiamo fare tanta comunicazione e informazione – ha detto l’onorevole Roberta Schillaci – a partire dalle scuole e supportare le famiglie. Siamo certamente soddisfatti dell’attenzione che il governo regionale ha posto alle nostre sollecitazioni approvando il finanziamento ma si tratta a nostro avviso soltanto del primo passo”. L’incremento dell’uso del crack, purtroppo, è costante sia nelle grandi città che nei centri più piccoli. Una droga definita la cocaina dei poveri e che, proprio nel modico prezzo di acquisto, una delle case della sua diffusione. La sostanza crea danni e allucinazioni a chi ne la usa, causando anche crisi di nervi con clamorosi sfoghi di violenza. Da circa un anno anche ad Alcamo le forze dell’ordine hanno rinvenuto crack in possesso di alcuni spacciatori. Qualcuno ha anche ritrovato, in strada, la particolare e rudimentale pipa con cui si inala il terribile stupefacente.