Processo per stalking per un pensionato alcamese, altre indagini. Anche intimidazioni con rito vudù

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La prima udienza è stata celebrata ieri davanti ai giudici del tribunale di Trapani. Si tratta di un processo per stalking, reato, introdotto nel 2009, quando taluno pone in essere una condotta reiteratamente molesta o vessatoria ai danni della vittima.  Sul banco degli imputati un impiegato alcamese settantenne in pensione, che è stato denunciato dall’ex compagna, 53 anni, con la quale ha convissuto per un decennio. La denuncia venne presentata lo scorso mese di febbraio e subito scattarono nei confronti dell’uomo, assistito dall’avvocato Maurizio Lo Presti, una serie di provvedimenti: il divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico. Il processo è nella fase iniziale ma ora sarà aperta una nuova indagine, dopo un’altra denuncia presentata dalla presunta vittima, difesa dagli avvocati Pasquale Tocco e Raffella Pollina.

La donna per poco non è svenuta dallo spavento quando aperta la cassetta della posta ha visto una bambolina. Ma non si trattava di una semplice bambolina di pezza. Infatti era tutta coperta di spille come si usa fare nei riti vudù. La bambolina in pezza rappresenta una persona che deve essere oggetto di azioni da parte di chi esegue il rito, e in questo caso per arrecarle dolore e spavento. Scatta nuova indagine per scoprire l’autore del macabro gesto