Processo al medico di MMD. Per la prima volta Ordine parte civile

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Anche l’ordine dei medici della provincia di Trapani è stato ammesso come parte civile nel processo a carico di Alfonso Tumbarello, il medico di famiglia, adesso in pensione, che aveva redatto certificati e prescrizioni in favore di Andrea Bonafede, alias Matteo Messina Denaro,  al fine di consentire al boss di potersi curare durante la sua latitanza. È la prima volta che l’ordine dei medici nel trapanese si costituisce contro un proprio iscritto.  Il tribunale di Marsala ha ammesso anche tutte le altre richieste di costituzione di parte civile. La difesa del dottor Tumbarello (gli avvocati Gioacchino Sbacchi e Giuseppe Pantaleo) si era opposta, senza successo, nell’udienza preliminare, a quasi tutte le richieste di costituzione di parte civile tranne che per il comune di Campobello di Mazara. «Ad eccezione dell’ente locale – aveva sostenuto l’avvocato Sbacchi nella prima udienza – non ci sono persone offese, ma soggetti danneggiati dal reato che avrebbero dovuto costituirsi parte civile sulla base di una diversa normativa”. I giudici, però, non hanno accolto l’eccezione. Parti civili sono, quindi oltre l’Ordine dei medici della provincia di Trapani, l’associazione Antiracket e Antiusura di Trapani, l’associazione Antonino Caponnetto, i comuni di Campobello di Mazara e di Castelvetrano. Alfonso Tumbarello venne arrestato il 7 febbraio 2023 con l’accusa di avere avuto un ruolo determinante nella latitanza del boss Matteo Messina Denaro, arrestato una ventina di giorni prima e poi deceduto lo scorso mese di settembre. A metà luglio, però, il gip gli concesse i domiciliari per ragioni d’età.