Riuso acque del depuratore di c/da Valle Nuccio di Alcamo, solo chiacchiere

0
398

E’ quasi come la vicenda legata alla costruzione del nuovo ospedale di Alcamo del quale si parla da quasi 40 anni tra incredulità e scetticismo. L’ospedale cammina in parallelo con un’altra storia infinita ovvero il riuso delle acque del depuratore di contrada Valle Nuccio per usi irrigui. E mai come in questo periodo c’è la necessità di acqua. Tale problema figura tra le rivendicazioni delle manifestazioni degli agricoltori mentre per l’assenza totale da anni delle classi politica di tutti i colori si perde acqua dagli invasi e le condutture sono fatiscenti. Da decenni i sindaci che si sono succeduti nel tempo ad Alcamo, compreso l’attuale puntualmente nelle dichiarazioni programmatiche figura la realizzazione di tutto l’occorrente per usare a scopo irriguo le acque depurate. Per gli agricoltori sarebbe molto importante. Invece tutto rimane nel campo delle pie intenzioni. Eppure nell’ottobre del 2022 è stato approvato ad Alcamo il “Progetto Eve” volto al riuso irriguo delle acque del depuratore comunale alcamese. Il partenariato, promosso all’interno del progetto di cooperazione   transfrontaliera   Italia – Tunisia 2014/2020, prevede la realizzazione di soluzioni di irrigazione innovative con uso di acque reflue urbane, per far fronte alla scarsità di acqua. L’importo complessivo del progetto, redatto da Carmelo Cammarata, è pari ad euro 376.176,00. Progetto “Eve”: ovvero efficienza e valorizzazione dell’acqua di irrigazione attraverso azioni pilota in Sicilia e Tunisia. E’ questo è stato due anni fa l’argomento  di una serie di incontri, svoltosi  ad Alcamo, presso la Cittadella dei Giovani ed inseriti nel progetto Eve finanziato dall’Unione Europea ed attuato ad Alcamo e nel governatorato di Nabeul, in Tunisia. Il recupero di parte dell’acqua del depuratore per utilizzarla a fini irrigui, un progetto ambizioso che continua a rimanere soltanto sulla carta.