Incidente mortale tra Alcamo e Partinico. Perito del PM consegna relazione

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Avrebbe festeggiato il 34esimo compleanno il 23 aprile dell’anno scorso ma una ventina di giorni prima perse la vita per un violentissimo scontro, sulla statale 113, nei pressi del Baglio Luna.  Sulla morte del 33enne alcamese Lorenzo Asta, dopo quasi un anno, non si è ancora aperto alcun processo e nemmeno sono stati stabiliti gli eventuali capi di imputazione a carico del giovane partinicese che conduceva la Volkswagen Golf scontratasi con la Ford Fiesta di Asta. Le due autovetture andarono distrutte ma la Ford Fiesta finì in brandelli. vennero poi ritrovate parti metalliche e meccaniche nel giro di un raggio di 200 metri. Nessun processo è stato ancora avviato ma sembra chiaro che il ventottenne partinicese M.S., alla guida della Golf, possa essere imputato di omicidio stradale. Bisognerà vedere se e con quali eventuali aggravanti. Dalla procura di Palermo non è trapelato nulla sui risultati del test alcolemico e dell’esame tossicologico. È stato però completato e consegnato agli avvocati la relazione dell’ingegnere Mauro Trombetta, il consulente nominato dal PM.

Rilevi sui mezzi incidentati e controlli biometrici sui sistemi satellitari avrebbero appurato traiettorie e velocità delle due autovetture che procedevano in senso contrario. Potrebbe essere stata la Golf ad invadere la carreggiata opposita di quel tanto che è bastato per colpire la Ford. Il resto potrebbe averlo fatto l’elevata velocità. Anche i familiari della vittima hanno dato incarico ad un perito, l’ingegnere Gino Pitò, per fare chiarezza sulla dinamica del tragico impatto. La relazione del tecnico alcamese servirà sia per il processo penale che per quello civile, qualora i familiari di Lorenzo Asta, operatore socio-sanitario, dovessero costituirsi parti civili. Le indagini, all’epoca dei fatti, vennero affidate alla polizia municipale seppur l’incidente avvenne in territorio extra-urbano, a un paio di chilometri dal confine con Alcamo. Adesso, dopo più di dieci mesi, dovrebbe essere vicina la chiusura delle indagini da parte della procura di Palermo e quindi l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio per il giovane partinicese.