Partinico: trasporto pubblico nel caos

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Studenti che restano in attesa davanti alla fermata dell’autobus. Lavoratori che imprecano ed attendono invano che da quelle parti passi il mezzo pubblico per non fargli perdere la giornata. Storie di ordinario disagio quelle che si vivono oramai quotidianamente da almeno un paio di settimane nel comprensorio partinicese. Tra Partinico, Borgetto, Giardinello e Montelepre potersi affidare agli autobus dell’Ast, l’azienda trasporti siciliana, è oramai una vera e propria avventura. Nel senso che non hai mai la certezza che effettivamente gli autobus partiranno e che arriveranno a destinazione. Oppure si parte ma chissà mai se riuscirai a tornare facendo il percorso inverso. Tutto ciò accade, eccome. A raccontarcelo diversi studenti e lavoratori che hanno la necessità di godere di un mezzo pubblico per raggiungere Palermo come destinazione. Non tutti hanno la possibilità di disporre di un’auto ed allora devono necessariamente incrociare le dita e sperare che il pubblico si comporti da tale e garantisca il servizio. Per l’esattezza parliamo dell’Ast, l’azienda trasporti siciliana fondata sulla base di una società per azioni che fa capo alla Regione Sicilia. I disagi sono quelli che incontrano i tantissimi pendolari di Partinico e dintorni. Proprio da Partinico partono i primi collegamenti da Palermo: il primo alle 5,30, l’ultimo alle 19,30. Il problema è che l’azienda è in crisi come è in crisi di liquidità la Regione. “Da due settimane consecutive – racconta un pendolare – saltano sistematicamente le corse intermedie. Quelle che partono da Partinico e saltano sono le corse delle 10,30 e delle 12,30, mentre da Palermo non partono quelle delle 10,30 e delle 16”. In pratica si rischia magari anche di arrivare a Palermo ma di tornare non prima di sera inoltrata. A questo si accavallano altri problemi. “Il parco autobus è molto obsoleto – aggiunge un altro studente pendolare – e si verificano molto spesso anche dei guasti ai mezzi. Quindi ci sono anche forti ritardi alle lezioni per noi, condizione insostenibile per chi viaggia”. Gli autobus che partono da Partinico fanno poi il giro di altri comuni limitrofi: il percorso prevede di fare tappa a Borgetto, Montelepre e Giardinello, motivo per cui gli stessi problemi si ripercuotono anche in questi territori. Se le corse non partono da Partinico non giungeranno neanche nel comprensorio e dunque i pendolari restano anche qui non un pugno di mosche in mano. Dagli autisti delle linee le bocche sono cucite, sostengono di non essere autorizzati a rilasciare interviste. Abbiamo cercato quindi di contattare i vertici dell’Ast ma per tutta la mattinata i telefoni della Presidenza e direzione generale e quelli della struttura territoriale occidentale competente per territorio hanno squillato a vuoto

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