Non si era mai arreso alla fine della sua storia d’amore. Ossessionato continuava a pensare alla sua ex ragazza, oltretutto minorenne: e come accade nelle più classiche storie finite non esitava neanche a usare le maniere forti per farsi sentire. Così F.P., 23 anni pregiudicato di San Giuseppe Jato, aveva organizzato un vero e proprio piano per intimorire la sua ex. Aveva scelto un modo eclatante con l’obiettivo, probabilmente, di far tornare anche con le cattive sui suoi passi la “fidanzata” mai dimenticata. Nella notte appena trascorsa ha quindi deciso di andare a Partinico, dove per l’appunto abita la ex con la famiglia, e di lanciare un segnale molto forte. Il segnale di chi si sente in grado di potere ottenere tutto con la violenza, anche i sentimenti. Armato di bidoncino di benzina e di accendino si è diretto nella strada in cui risiede la famiglia ed ha pensato bene di incendiare la macchina del padre della ragazza. Un piano che però è riuscito solo a metà. F.P. è stato infatti visto allontanarsi in tutta fretta sopra la sua vettura e scappare dai carabinieri stessi che nel frattempo erano intervenuti sul posto. Non c’è voluto molto per beccarlo: è bastato infatti dirigersi a San Giuseppe Jato, dove aveva fatto ritorno nel frattempo convinto che nessuno lo avrebbe rintracciato. Qui i militari del nucleo operativo della Compagnia partinicese lo hanno fermato e ammanettato. Per lui le accuse sono di “danneggiamento” e “atti persecutori”. La ricostruzione della vicenda da parte dei carabinieri è stata fatta in maniera certosina ed altrettanto veloce: sono stati messi insieme i pezzi del puzzle di questa tormentata storia d’amore in poche ore e il caso è stato quindi chiuso con estrema celerità. Pare che la ragazza da tempo fosse “perseguitata” da F.P. il quale non si dava pace per la fine della storia. Era stata la minorenne a decidere di farla finita, evidentemente per dissapori che tra i due si erano creati nel corso del loro rapporto. La famiglia di lei aveva assolutamente deciso di schierarsi senza se e senza ma al fianco della figlia e questo è stato un altro motivo della ritorsione organizzata dall'”innamorato deluso” il quale aveva deciso in maniera abbastanza evidente di punire anche i genitori incendiando l’auto del padre della sua ex.