Alcamo-Agricoltura, le nuove opportunità del Psr 2014-2020

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“Psr 2014-2020 – Le nuove opportunità del Programma di sviluppo rurale” è questo il titolo dell’incontro organizzato dalla Banca Don Rizzo dedicato alla programmazione europea che assegnerà oltre 2 miliardi di euro alle imprese agricole e alimentari siciliane. Si tratta della maggiore dotazione finanziaria assegnata tra le regioni italiane a livello nazionale. Sono due i bandi già pubblicati (misure 3.1 e 3.2), rivolti alla certificazione di qualità dei prodotti agricoli (Doc, Dop, Bio, Igt) con una dotazione di 3 milioni di euro e al sostegno dell’attività di informazione e promozione dei prodotti di qualità da parte di associazioni di produttori nel mercato dell’Unione Europea, con una dotazione di 8 milioni di euro. Di questi primi due bandi, ma anche dei successivi in fase di pubblicazione, si parlerà venerdì 22 aprile al Centro Congressi Marconi di Alcamo, a partire dalle ore 15,30. All’incontro parteciperanno i vertici della Banca Don Rizzo, eletti da qualche mese, il presidente Sergio Amenta, il direttore generale, Antonio Pennisi insieme al presidente del Centro Studi Don Rizzo, Nicola Colabella. Interverranno Antonello Cracolici, assessore regionale all’Agricoltura, Rosaria Barresi, dirigente generale dello stesso assessorato, Giovanni Arnone, commissario straordinario del Comune di Alcamo e Diego Planeta della Facoltà di Agraria dell’Università di Palermo. Modererà il condirettore del Giornale di Sicilia, Giovanni Pepi. «Alcamo è una cittadina a prevalente vocazione agricola e il ruolo del nostro istituto bancario è sempre stato quello di sostenere economicamente il territorio in cui opera –spiega Sergio Amenta, presidente della Banca Don Rizzo -. Da qui nasce la volontà di organizzare ad Alcamo, sede del nostro istituto, un incontro dedicato al Psr Sicilia 2014-2020. La nuova programmazione comunitaria è una opportunità concreta per un reale rilancio del settore agricolo per uno dei comparti che sta manifestando, più di altri, segnali di ripresa e che sta registrando un ritorno alla terra e all’agricoltura da parte di molti giovani siciliani qualificati, che portano nel comparto un nuovo spirito imprenditoriale sostenuto da conoscenze più moderne e tecnologicamente avanzate».