Alcamo-Pedemontana e parcheggi centro storico, possibile svolta in consiglio

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Da oggi ad Alcamo si potrà finalmente aprire un’attività commerciale ex novo in centro storico superando il limite dell’assenza dei parcheggi. Arrivano anche le linee guida per sbloccare le concessioni edilizie congelate sulla Pedemontana. Il consiglio comunale ieri sera ha dato vita a questi due fondamentali provvedimenti che potrebbero rappresentare sicuramente una svolta su due fronti molto delicati. Anzitutto si è votata favorevolmente la modifica al regolamento che permette la cosiddetta “monetizzazione” dei parcheggi pertinenziali delle attività commerciali. In sostanza pagando una tantum, sulla base di ben precisi parametri legati all’ampiezza dell’attività da aprire calcolati in 120 euro per ogni metro quadro di parcheggio pertinenziale che sulla carta dovrebbe essere collegato all’esercizio commerciale, si potrà aprire un negozio anche se di fatto gli spazi di parcheggio non ci sono. Ieri sera il civico consesso, approvando il nuovo testo che porta la firma della III commissione consiliare e dell’ufficio Pianificazione Urbanistica, ha colmato un vuoto da parte del municipio che non si era mai adoperato per permettere la monetizzazione dei parcheggi sulla base di una deroga stabilita con una legge di quasi 20 anni fa. Ma non solo.

Il regolamento ha incassato la maggioranza dei voti; due gli astenuti, i consiglieri Messana e Calandrino, i quali avevano proposto un emendamento che andava nella direzione di abbassare a 80 euro metro quadro il costo da sostenere per i commercianti. Proposta non accettata anche perché la questione è stata vista da diverse angolature.

Ci potrebbe essere anche una svolta sul nodo legato alla Pedemontana, anche se il condizionale è d’obbligo. Infatti sempre ieri sera il consiglio ha inoltre approvato il documento conclusivo dello studio effettuato dalla terza commissione consiliare con cui il civico consesso dà degli indirizzi all’ufficio Urbanistica per orientarsi attorno alle intricate vicende che hanno portato alla sospensione di tutte le pratiche di concessione edilizia in questa fascia di territorio di “Alcamo sud”. All’incirca per l’85 per cento di quest’area, che rientra nelle zone B1, B2 e B3, e C1, C4 e C5, la commissione ha decretato che le concessioni edilizie possono essere tranquillamente rilasciate. Nella restante parte, rappresentata dalle zone C2 e C3, invece si dovrà valutare caso per caso ma anche qui la commissione ha dato gli indirizzi a cui potersi attenere per rilasciare o meno le concessioni. Da considerare che una parte marginale, all’incirca il 10 per cento dell’area, invece è vincolata dalle recenti prescrizioni del Piano paesaggistico varato dalla Regione. In particolare il lavoro della III commissione si è concentrato sull’interpretazione della “Tavola 1”, varata dal gruppo coordinato dal progettista Giuseppe Cangemi del piano regolatore approvato nel 1997, di cui non si è sino ad oggi tenuto conto sostanzialmente. Ora però questo studio dovrà essere valutato dall’attuale dirigente ad interim dell’Urbanistica e dall’ufficio tecnico che dovrà fare proprie queste linee-guida. Nota di cronaca quella che al momento del voto c’è stato un fuggi fuggi dell’opposizione: appena in 16 hanno votato l’atto, 8 gli assenti di cui 7 dell’opposizione ed uno della maggioranza del Movimento 5 Stelle.