Operazione Game Over: Alcamo, dissequestrata sala giochi

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Il gip del tribunale di Palermo, Antonella Consiglio ha disposto ieri il dissequestro della sala giochi e scommesse della quale è titolare ad Alcamo Benedetto Lombardo e che si trova nella via Vittorio Veneto. Bendetto Lombardo, difeso dall’avvocato Sebastiano Dara,  che ha presentato un ampio e articolato carteggio con il quale ha dimostrato che il suo assistito non ha più alcun rapporto con il partinicese Ninì Bacchi, l’imprenditore coinvolto nell’operazione Game Over, e che sarebbe stato a capo di un impero di oltre 700 sale gioco, sparse in tutta Italia e avrebbe monopolizzato il settore grazie alla complicità di cosa nostra palermitana. Nell’operazione vennero arrestate 31 persone  e  sequestrate centinaia di sale gioco e scommesse. L’avvocato Dara ha dimostrato che il suo assistito ha immediatamente rescisso il contratto con la  Phoenix, legata a Ninì Bacchi, per cui non aveva più alcun legame con questa società. Il gip non rilevando pericolo di reiterazione del reato e  considerato che le varie licenze erano a posto, ha deciso il dissequestro, nonostante il parere contrario del Pubblico ministero.

Per lo stesso motivo altre due sale gioco, nei giorni scorsi,  erano state dissequestrate a Balestrate e San Giuseppe Jato. L’operazione Game Over ha toccato anche la città di Alcamo per la posizione di un impiegato della Banca Intesa, Giampiero Rappa di Borgetto. L’impiegato è accusato di riciclaggio e associazione a delinquere. Dopo circa un mese di carcere, una settimana fa è tornato libero per decisione del tribunale del riesame. Rappa, assistito dagli avvocati Massimo Gagliardo e Claudio Gallina Montana, ha dimostrato che non aveva mai effettuato alcuna operazione con Banca Intesa, sede di Alcamo e con altri istituto di credito. Il tribunale del riesame ne dispose la scarcerazione senza alcuna restrizione. Rimane comunque indagato Nell’ambito della stessa operazione, sempre il tribunale del riesame di Palermo, dispose la scarcerazione dei fratelli Vincenzo e Marco Corso.