Nuovo ospedale di Alcamo, servono altri 32 milioni. Regione pronta al reperimento

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Con il lievitare dei costi (spese schizzate alle negli ultimi anni per tutta una serie di fattori: pandemia, prezzo dei carburanti e guerra in Ucraina) le opere pubbliche già programmate e anche appaltate non potranno vedere la luce. E’ il caso pure del nuovo ospedale di Alcamo di contrada San Gaetano per il quale, circa un decennio fa, vennero stanziati fondi per 21 milioni di euro di cui il 95% a carico dello Stato. ASP, studio di progettazione e regione hanno adesso rifatto i conti: con quella cifra si realizzerebbe meno della metà della nuova struttura ospedaliera.

Necessitano adesso in tutto 53 milioni di euro. Ne servono quindi una trentina, il reperimento è stato già predisposto dal governo Schifani. Arriveranno dalla voce nuove infrastrutture del piano nazionale sanitario. La giunta regionale, la prossima settimana, dovrebbe varare gli ultimi atti. Soltanto in quel momento si potrà andare avanti con l’appalto. Intanto la commissione regionale lavori pubblici ha approvato, qualche mese fa, il progetto di fattibilità tecnico-economica. Della susseguente progettazione esecutiva è stato incaricato lo stesso studio che dovrà arrivare a redigere gli elaborati definitivi.

Intanto l’ASP di Trapani, nel frattempo, sta completando le pratiche per gli espropri dei terreni sui quali dovrà sorgere il nuovo presidio ospedaliero. Un’area complessiva da 40.000 metri quadri di cui 9.000 saranno occupati dagli edifici del presidio. Il nuovo ospedale di San Gaetano, o per essere tecnicamente più precisi, il nuovo presidio sanitario polivalente, avrà 85 posti letto così suddivisi: 16 in chirurgia generale, 18 in medicina generale, 15 in psichiatria, 8 in ortopedia e traumatologia, altrettanti in cardiologia, quattro in urologia e 16 in lungo-degenza. Previsti pure un laboratorio di radiologia e uno di analisi, una farmacia ospedaliera, un complesso operatorio con due sale e, ovviamente, una vasto pronto soccorso. L’area del nuovo nosocomio, atteso ad Alcamo da circa 40 anni, ospiterà pure una Casa della Comunità e la Centrale Operativa Territoriale, opere queste ultime previste e finanziate nell’ambito del PNRR e che hanno l’obiettivo di evitare il sovraccarico di reparti e pronto-soccorso degli ospedali. Interessante  la proposta avanzata a suo tempo da ABC, in ambito di schema di massima del nuovo PRG, nella precedente consiliatura, di realizzare attorno al nuovo ospedale un’area per l’insediamento di attività imprenditoriali sanitarie. Insomma una sorta di cittadella della salute con studi diagnostici, fisioterapisti, poliambulatori e altro ancora che avessero, nel vicino nosocomio, il loro punto di riferimento. Ma ad Alcamo, per la programmazione urbanistica, bisogna sempre guardare alle calende greche.