Non aveva subito alcuna rapina ma si era inventato tutto pur di non rispettare il debito che aveva nei confronti di una conoscente. Questa la tesi della polizia di Castellammare del Golfo che hanno denunciato un trentenne per simulazione di reato. I fatti risalgono al 16 maggio scorso quando il giovane, in piena notte, si era presentato in commissariato dichiarando che due ignoti si erano introdotti all’interno della sua abitazione e gli aveva intimato di consegnare tutto il denaro custodito in casa. Al suo rifiuto, uno dei due malviventi, sempre secondo il racconto del trentenne, gli aveva sferrato una coltellata al braccio sinistro.
I poliziotti, però, hanno subito intuito che qualcosa non andava liscio nella versione del castellammarese e, coordinati dalla procura della repubblica, hanno messo a fuoco numerose illogicità e discrepanze che hanno permesso di evidenziare precisi e concordanti indizi che si fosse soltanto trattato di una simulazione di reato, molto verosimilmente motivata dall’intenzione di non onorare, almeno in parte, un debito economico contratto nei confronti di una conoscente.
Proprio per queste ragioni, a conclusione delle indagini, il castellammarese di trent’anni è stato denunciato all’autorità giudiziaria in stato di libertà e raggiunto dall’avviso di conclusione indagini preliminari e dalla contestuale informazione di garanzia.