Un albero genealogico dei vini siciliani e un registro che potrà essere utilizzato da tutti i viticoltori dell’isola per esaltare la biodiversità delle produzioni: questa l’iniziativa al cento del progetto ““Valorizzazione del germoplasma viticolo”, promosso dalla Regione Siciliana in sinergia con il dipartimento Agricoltura, la facoltà di Agraria dell’Università di Palermo e il consorzio di tutela vini “Doc Sicilia”.
Il progetto, che permetterà alle aziende siciliane di acquistare materiale certificato di varietà autoctone dai vivaisti locali, ha posto le basi per lavorare su molteplici biotipi. Diversi gli impianti riproduttivi delle viti già costituiti con materiale sottoposto a test di laboratorio per accertare la purezza delle varietà e l’assenza di virus. Le barbatelle prodotte sono state utilizzate per la costituzione di due campi di piante madri di categoria iniziale, situati nell’agro di Petrosino.
