Pronto soccorso, nel trapanese carenza tragica. Manca il 69% del fabbisogno

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Una carenza di medici senza precedenti. La situazione nei pronto soccorso della provincia di Trapani è assolutamente tragica. Nelle aree di emergenza degli ospedali di Alcamo, Castelvetrano, Marsala, Mazara del Vallo, Trapani e Pantelleria manca addirittura il 69% dei medici necessari e previsti dalla pianta organica. Soltanto 24 i sanitari in servizio e ben 53 posti vacanti. L’ASP per sopperire agli enormi vuoti ha pubblicato un bando riservato all’associazione medici stranieri in Italia. Stanno già arrivando alcune domande di partecipazione per ottenere incarichi annuali nei pronto soccorso, assunzioni poi prorogabili. Per fortuna infermieri, ausiliari e OSS sono al completo ma la mancanza di medici, nell’area medica, quella di emergenza-urgenza, forse più difficile e rischiosa, è davvero senza precedenti. Ai 24 medici, ai quali si aggiungono i sei primari o facenti funzioni, bisogna comunque sommare i neo-laureati ai quali vengono affidati i codici-verdi. Negli ospedali del trapanese ne sono in servizio, con contratti a tempo, una decina.

Rispetto alla media provinciale, un po’ meglio sta il ‘San Vito e Santo Spirito’ dove al pronto soccorso sono in servizio quattro dei 9 medici in organico più la direttrice Paola Ferrara. Per andare avanti l’azienda deve ricorrere a costanti ordini di servizio con i quali vengono dirottati nei pronto soccorso soprattutto i medici dei reparti di chirurgia ma anche quelli di medicina interna in possesso delle specializzazioni equipollenti previste dal decreto ministeriale del 30 gennaio 1998. Inoltre i sanitari di ruolo fanno enormi sacrifici per non lasciare scoperti i turni, rinunciando ai riposi festivi e alle ferie. Intanto i reparti di emergenza-urgenza sono sempre più bersagliati da pazienti che vanno in escandescenza e che minacciano il personale. Negli ospedali del trapanese, nelle ore notturne, è previsto l’impiego della vigilanza privata. Ma non basta. Per questo il governo nazionale ha già avviato le procedure per attivare, all’interno degli ospedali e nei pressi dei pronto soccorso, dei veri e propri posti di polizia, come accadeva diversi anni fa.