Lunedì nessun rientro in classe. Si tornerà a scuola giovedì 13 gennaio

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Niente rientro in classe lunedì e nemmeno didattica a distanza (DAD). Alunni e studenti delle scuole di ogni ordine e grado della Sicilia riprenderanno a seguire le lezioni, rientrando nelle aule degli istituti, giovedì 13 gennaio. Lo ha stabilito un provvedimento dell’assessore regionale Roberto Lagalla che ha modificato il calendario scolastico regionale. Lo slittamento del ritorno a scuola era stato concordato nel corso della riunione dell’apposita task-force presieduta da Adelfio Elio Cardinale.

Al termine di un lungo confronto con tutte le rappresentanze del mondo della scuola, dell’università e della formazione, che ha visto anche gli interventi dell’assessore alla salute, Ruggero Razza, e del presidente di ANCI Sicilia, Leoluca Orlando, il governo regionale ha ritenuto di modificare il calendario scolastico 2021-2022, riducendone di tre giorni  la durata originariamente prevista, pur sempre nel rispetto del numero minimo di giornate scolastiche. Pertanto il rientro a scuola, inizialmente previsto per lunedì 10 gennaio, avverrà in Sicilia il successivo giovedì 13.

La decisione è stata assunta alla luce dell’aggravamento della situazione epidemiologica nell’isola e per effetto delle oggettive complessità applicative delle disposizioni nazionali per la riapertura delle scuole, già rappresentate ieri a Roma dal presidente della Regione, Nello Musumeci. La task-force regionale, comunque, sarà riconvocata per mercoledì 12 gennaio per un altro monitoraggio della situazione.

“Ho registrato – ha detto il governatore Musumeci, un’assoluta unanimità di posizione tra rettori, dirigenti scolastici, rappresentanti sindacali e associazioni familiari che hanno chiesto di farci interpreti presso il governo nazionale della necessità di rivedere l’attuale posizione sulla possibile scelta della didattica a distanza come strumento di accompagnamento temporaneo verso la piena didattica in presenza. Frattanto, la sensibilità che è stata evidenziata anche dai sindaci della Sicilia, non può lasciarci immobili – ha concluso Musumeci – ma non possiamo neppure alimentare un inutile conflitto con il governo centrale”.