“Intesa comune per l’Allmayer ma a Castellammare non abbiamo aule”. Lo ha detto Anna Bica

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“L’edificio scolastico di contrada Canapè, utilizzato come istituto professionale per l’agricoltura e per le bio-tecnologie, non si tocca. E’ stato costruito dall’ex provincia proprio per gli studenti di questo indirizzo e così dovrà rimanere”. Lo ha ribadito la dirigente del “Dolci Mattarella”, Anna Bica, che ha comunque dato la sua disponibilità a trovare una soluzione per gli studenti del linguistico “Fazio Almayer” di Alcamo che da settembre saranno senza aule. “Disponibilità – ha detto la dirigente dell’istituto – significa collaborare nel fornire idee e suggerire soluzioni. Non significa e non può significare concedere aule al Fazio Allmayer o a chiunque atro. Non abbiamo spazi, abbiamo grandi laboratori e svariate attrezzature – ha spiegato Anna Bica – e la nostra popolazione scolastica è in crescita. Le iscrizioni per il nuovo anno scolastico sono aumentate e dovremo trovare soluzioni interne per ospitare tutti i nostri studenti”.

I vertici del ‘Dolci-Mattarella’ hanno quindi voluto fare chiarezza sull’interpretazione di quanto detto dalla dirigente Bica nel corso del tavolo tecnico svoltosi a Trapani il 2 marzo scorso: una cosa è disponibilità a collaborare, tutt’altra cosa è possibilità di concedere spazi che non ci sono. L’inizio del nuovo anno scolastico si avvicina e 700 studenti dal prossimo mese di settembre non avranno locali dove effettuare le lezioni. Il Libero Consorzio pagherà infatti a luglio l’ultima rata dell’affitto dei locali del Viale Europa e poi la situazione del Fazio Allmayer potrebbe diventare drammatica.

Vero è che in questi giorni tutte le attenzioni sono dedicate all’emergenza coronavirus ma il futuro di centinaia di studenti e di famiglie non può essere dimenticato. Finora dal commissario Raimondo Cerami che guida il Libero Consorzio sono arrivate soltanto proposte impraticabili. La prima prevedeva di sparpagliare i 700 ragazzi del linguistico in sedi non meglio identificate fra Castellammare e Calatafimi, la seconda di “cacciare” dall’istituto di contrada Canapè gli studenti dell’IPAA, mandandoli a Calatafimi, per fare posto a quelli del ‘Fazio Allmayer’. A prescindere che si tratterebbe di una gravissima ingiustizia, tutti i locali che dovrebbero ospitare l’uno o l’altro istituto necessitano di modifiche sostanziali. Pochi mesi non sembrano sufficienti ad effettuarle.