Incendio ‘Etichette Campo’ di Alcamo, appellata condanna. Udienza il 15 dicembre

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Per quell’incendio del 13 maggio 2020, davvero notevole e che aveva creato non poco apprensione alla cittadinanza alcamese, il giovane titolare della ‘Etichette Campo srl’, azienda che sorge in contrada Setterino, venne condannato a due anni per incendio colposo e a pagare una provvisionale di mille euro per ciascuna delle autovetture dei dipendenti andate praticamente distrutte. Campo, difeso dagli avvocati Cristina Grillo e Antonino Gucciardo, si è appellato contro la sentenza del GUP di Trapani, Samuele Corso.

L’udienza è stata fissata per il 15 dicembre prossimo dinanzi alla quarta sezione penale della corte d’appello di Palermo presieduta da giudice Vittorio Anania. I legali cercheranno di dimostrare che il trentenne,   rampollo di una famiglia che da diversi decenni si dedica al lavoro tipografico, non sarebbe responsabile di alcuna negligenza nell’aver stoccato, nei pressi del parcheggio utilizzato dai dipendenti dell’azienda, bidoni e fusti contenenti reflui di lavorazione. Secondo la difesa ‘non vernici e solventi, altamente infiammabili, conservati invece in un apposito piano semi-interrato e dotato delle necessarie norme di sicurezza, ma altri scarti per nulla infiammabili”.

Per provare questo i due legali e la compagnia di assicurazioni ‘L’Italiana’ hanno prodotto anche in primo grado una fire-investigation dell’università di Padova dalla quale si evince che il fuoco potrebbe essere partito da un corto circuito di una delle autovetture parcheggiate. Una tesi che però non convinse il GUP che invece ritenne valido quanto sostenuto nei verbali del nucleo NIAT dei vigli del fuoco che parlavano di cause correlate allo sversamento da fusti e bidoni e quindi al contatto con il terreno reso caldissimo dai 38 gradi di quel torrido pomeriggio. In appello anche lo studio dell’azienda specializzata ‘Simonetto e Simonetto’ di Marsala che sostiene come la ‘miscela incriminata’ avesse una percentuale d’acqua non inferiore all’86% e quindi impossibile da infiammarsi. Le due relazioni ottenute dagli avvocati Gucciardo e Grillo rappresentano il perno dell’appello che il 15 dicembre prossimo celebrerà la sua udienza. Intanto sei dipendenti fra i proprietari delle auto distrutte dal terribile rogo si sono costituite parte civile. L’accordo fra loro e l’azienda pare comunque essere in dirittura d’arrivo.