Olio ottimo e abbondante grazie alla pioggia. A breve, anche ad Alcamo, apertura dei frantoi

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Acqua come oro quella caduta abbondante nel ultime ore per quanto riguarda gli uliveti. Si prevede nell’alcamese una produzione abbondante e un’ottima qualità dell’olio, grazie alla pioggia invocata dagli agricoltori. Desiderio esaudito. I cinque frantoi dell’alcamese apriranno il nove ottobre. Lo sforzo dei proprietari di frantoi è quello di cercare di contenere i prezzi della molitura del  prodotto più importante per la preparazione o condimento dei cibi: l’olio d’oliva. Da stabilire il prezzo della molitura, ma non si esclude un rialzo per i costi di gestione aumentati per esempio con le bollette della luce, mano d’opera e altro. Ad Alcamo tutte le famiglie fanno buona scorta. Si calcola che ad Alcamo il giro d’affari sia attorno a cinque milioni di euro con una produzione stimata sulle mille e 200 tonnellate di olio extravergine. Ma quest’anno forse queste cifre saranno superate. Ancora non stabilito il prezzo a cafiso, ma già c’è un preciso orientamento. Si calcola che costerà attorno ai 70-80 euro. C’ è  anche richiesta di olio soprattutto dal nord d’Italia. Il “cafiso” è la secolare unità di misura ad Alcamo. Un “cafiso” contiene otto chili di olio che corrispondono a nove litri meno un quarto. Negli ultimi anni si sta puntando molto anche sul biologico, fermo restando che l’extravergine prodotto dagli alcamesi è di buonissima qualità. I danni al comparto, oltre alle varie sofisticazioni, provocati anche da oli venduti come extravergine, ma che di extravergine hanno solo il colore artefatto. Provengono in massima parte dalla Tunisia a «dazio zero».