Impianti sportivi, raid in via Verga. Distrutti lavandini e docce. Serve videosorveglianza

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Raid vandalico ai danni degli spogliatoi degli impianti sportivi di via Verga che servono sia il PalaGrimaudo che il PalaTenda. Un gesto becero e codardo che andrà a creare disagi notevoli alle squadre dei vari sport che utilizzano le due palestre coperte. I balordi e inqualificabili vandali sono entrati negli spogliatoi dal corridoio esterna che divide i due impianti. Qui c’è un cancello che già da tempo rimane aperto. Poi con un grimaldello hanno forzato e aperto la porta a vetri.

Nei due spogliatoi hanno distrutto i lavandini facendoli a pezzi con un estintore, poi hanno smontato e portato via tutti i diffusori, tranne uno rimasto a terra, e i rubinetti di tutte le docce. Non contenti hanno anche aperto l’acqua ma non sono riusciti ad allagare i locali per la grata di tombini presenti che funzionano perfettamente. Hanno però causato lo svuotamento della cisterna e questa mattina insegnanti e ragazzi, ma anche il personale del comune, non ha potuto utilizzare i servizi igienici.

Questa mattina, per fare la conta dei danni e per redigere i verbali, si sono recati sul posto il responsabile del servizio sport del comune di Alcamo e la polizia municipale. La prima cosa appurata dai caschi bianchi, la mancanza assoluta di telecamere. Una strada che invece bisognerebbe assolutamente seguire. Tutti gli immobili del comune dovrebbero essere monitorati dai sistemi di video-sorveglianza.

Gli impianti sportivi di via Verga sorgono in pieno centro abitato ma altre volte sono stati al centro di blitz messi a segno da giovani balordi. “Stamattina il nostro risveglio – ha scritto l’assessore Gaspare Benenati su Facebook – è stato amaro dopo l’ennesimo atto di violenza contro le nostre strutture.

Tristezza, sgomento, delusione, sono tanti i sentimenti che contraddistinguono questa triste giornata. Inutile nasconderlo, si tratta sicuramente di un problema culturale: c’è una fetta malata della nostra società che si diverte arrecando danni alla comunità. Serve l’aiuto di tutti, – ha concluso Benenati – serve l’aiuto della parte sana della nostra città”. Installare la video-sorveglianza – aggiungiamo noi – sarebbe il primo deterrente.