Emergenza incendi-Chiude la riserva dello Zingaro, a rischio anche Monte Bonifato

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Il forte vento di scirocco e le altissime temperature hanno spinto alla chiusura, in via precauzionale, della riserva dello Zingaro che si sviluppa tra i territori di Castellammare del Golfo e sino a San Vito lo Capo. Nel sito internet della stessa riserva viene riportato l’avviso della chiusura a partire da oggi e sino a data da destinarsi. Un provvedimento che prende le mosse dall’attuale situazione climatica: per tutta la giornata di oggi le temperature effettive oscilleranno tra i 32 ed i 37 gradi effettivi, e sino ai 39 gradi percepiti. A preoccupare sono anche le raffiche di vento che soffiano a ben 38 chilometri orari e sarà così sino alla serata. Solo nella notte si abbasseranno temperature e vento e da domani la situazione dovrebbe tornare alla normalità, stando alle previsioni meteo dell’Aeronautica militare. Già domani nelle ore più calde si segneranno tra i 25 e i 26 gradi effettivi, mentre la velocità del vento non andrà oltre ai 20 chilometri orari. Il problema sarà semmai l’umidità che si alzerà sino ad oltre il 60 per cento, incidendo quindi sulla temperature percepita che sarà attorno a picchi di 31-32 gradi sul territorio di Castellammare del Golfo ed Alcamo. La riserva resta chiusa anche nel tentativo di prevenire eventuali raid di piromani che negli anni passati sono stati devastanti, in queste giornate, per i territori castellammarese ed alcamese. Nella riserva l’ultimo incendio di vaste proporzioni fu lo scorso anno, a settembre, dove andò a fuoco un’ampia area collinare. Per fortuna le fiamme hanno interessato la zona a ridosso delle spiagge e non si è verificato alcun pericolo per i visitatori, fatti allontanare subito dopo. Sempre lo scorso anno ai primi di agosto era stata disposta la chiusura per alcuni giorni di tutta la riserva, in seguito all’alto rischio di incendi che aveva previsto la Protezione civile. Nel 2012 un incendio vastissimo distrusse gran parte della riserva, le colline furono avvolte dalle fiamme ed ettari di vegetazione andarono in fumo. Ad Alcamo a forte rischio è sicuramente la riserva di Monte Bonifato, anch’essa nel recente passato distrutta da incoscienti azioni di piromani. I più devastanti nel 2012, quando andò in fumo gran parte della vegetazione, e nel luglio del 2015. Gran parte del patrimonio boschivo oggi è perso e si sta cercando di ricostruire con le piantumazioni organizzate dall’associazionismo, dal mondo della scuola e dalla forestale. Intanto questa mattina si sono verificati proprio su Alcamo i primi pericolosissimi incendi: in più punti si è sviluppato un vasto fronte di fiamme in contrada Sasi, dove è stata lambita anche una ditta di autotrasporto. Sul posto vigili del fuoco e forestale per evitare che i roghi potessero creare danni a cose o persone. L’incendio si è sviluppato in una vasta area ricca di sterpaglie.