Distrutto il “Mercato del Contadino” di Alcamo, in fumo 200.000 euro. Il Comune lo utilizzerà per altro?

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Sta per scadere il vincolo quinquennale di destinazione d’uso per l’area che sorge in vai Salvo D’Acquisto, a pochi passi dal palazzo di vetro, sede di numerosi uffici del comune di Alcamo. Cinque anni di nulla, anzi di degrado, per quello che doveva essere in principio un bio-mercato e che poi invece venne realizzato come mercato agricolo del contadino. In pratica qui si sarebbero dovuti trasferire gli espositori che ogni venerdì vendono i loro prodotti agricoli a piazza Bagolino. Ma gli agricoltori non hanno voluto sentire ragione e l’amministrazione comunale ha deciso di non decidere. Adesso delle 20 postazioni non è rimasto nulla. Anche dai servizi igienici qualcuno ha asportato i lavandini. E’ rimasto soltanto il tettuccio dei gazebo e la struttura di metallo, i teloni laterali sono stati tutti rubati.

Dall’inaugurazione del marcato del contadino, nel 2015, sono stati emessi due bandi dal Comune per affidare le postazioni ma mai le aziende hanno risposto massicciamente, soltanto pochissime richieste. In tilt anche l’interlocuzione con quelle associazioni di categoria che avrebbero potuto suggerire alcune strade e anche gestire il sito. Quello inizialmente soltanto progettato come “Bio-mercato” è stato realizzato con fondi europei del GAL nell’ambito del progetto “ColtiviAmoAlcamo”. 200.000 euro di denaro pubblico andato quasi totalmente in fumo.

La quarta commissione consiliare ha seguito la vicenda per un po’ di tempo tenendo anche una seduta congiunta con la terza. Da allora ancora silenzio assoluto. Un’intuizione fa però ipotizzare che la giunta Surdi intenda far scadere il vincolo quinquennale per fare altro in quel sito di via D’Acquisto. Bisogna capire cosa e in quali strutture visto che quasi tutto è andato completamento perduto. Nell’area recintata qualcuno ha spesso trovato riparo dalle intemperie, almeno duecentomila euro sono serviti a questo. Il sito dalla fine del 2916 era pronto per essere utilizzato. Dotato di allaccio all’energia elettrica, di diversi pali per l’illuminazione, dei servizi igienici, avrebbe dovuto funzionare tutti i lunedì. Si era anche parlato di affidarlo alle organizzazioni di categoria ma, da circa tre anni, sulla vicenda è calato il silenzio.