De Picciotto, ok per il Trapani calcio ma prima il palazzo ex Banca d’Italia

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Il finanziere italo svizzero, Renè De Picciotto, conferma la sua volontà di concorrere all’acquisizione della proprietà del Trapani calcio. Una possibilità che il facoltoso personaggio aveva a suo tempo esternato presentando al comune la sua manifestazione di interessi. Il futuro del club granata transita comunque da altri passaggi a cominciare dalla pubblicazione, da parte dell’amministrazione  comunale, del famoso bando per ottenere il titolo del nuovo Trapani. Pubblicazione che sta tardando parecchio.

In una dichiarazione rilasciata alla stampa De Picciotto, attorno al quale si sono coagulate le speranze e le simpatie della tifoseria, ha voluto chiarire in primis lo stato dell’arte della trattativa in corso con Banca d’Italia, per l’acquisto dell’immobile di Piazza Scarlatti, a Trapani. L’ istituto bancario – afferma il finanziere italo-elvetico – ha approvato la proposta e il progetto presentati. Passaggio che ha comportato il versamento di una caparra pari al dieci per cento del costo complessivo.

Il completamento dell’operazione, a questo punto, è subordinato a due aspetti: il cambio di destinazione d’uso dell’immobile, determinazione di competenza del Comune di Trapani, e il parere positivo della Sovrintendenza ai beni culturali. “Auspicando che nulla possa impedire il compimento di questi atti, il prossimo passo è poi quello del versamento di un ulteriore venti per cento del costo complessivo, – ha concluso De Picciotto – per procedere successivamente alla stesura dell’atto del passaggio di proprietà”. Dalle esternazioni del finanziere non si evince, però, se la chiusura della trattativa sull’acquisto palazzo palazzo di piazza Scarlatti sia decisiva per l’assunzione della proprietà del Trapani Calcio. Insomma senza palazzo della Banca d’Italia potrebbe anche terminare l’interesse di De Picciotto verso il club granata.