Sono stati due dei pionieri in Sicilia della coltivazione del melograno puntando soprattutto sulla varietà “Wonderful” e “Akko”. Un’avventura iniziata nove anni fa dall’alcamese Sebastiano Benenati che si è guadagnato il titolo del “Professore contadino”. Contemporaneamente un altro alcamese Francesco Milazzo ha piantato alberi che iniziarono a dare i loro frutti non solo in termini di raccolta del melagrana ma anche di introiti per una scommessa quasi vinta. Tale frutto è entrato a far parte dell’economia agricola della città di Alcamo. Oggi si calcola un fatturato di oltre 200 mila euro. Sono 12 gli agricoltori che coltivano alberi di melograno. In particolare nelle contrade Poveri e Greco. Ovvero i primi terreni predisposti per gli alberi. E ancora nelle contrade Catoio e Fontana della Pietra. Complessivamente oggi sono quasi cinquanta ettari per una produzione complessiva di 160 mila quintali.
“Esportiamo il succo – dice un produttore alcamese, Francesco Milazzo – nel Lazio soprattutto a Roma, in Calabria, nel Veneto a Malta e in Francia. Stiamo puntando anche sul biologico e ne produciamo cento quintali. Il clima siciliano favorisce la coltivazione”. “Oggi il frutto è sempre più presente nei nostri carrelli della spesa – aggiunge Sebastiano Benenati – perché le proprietà e i benefici della melagrana sono numerosi e, potremmo dire, miracolosi”. Il melograno è fra i frutti più gustosi e nei bar alcamesi, e non solo, fanno bella mostra su vassoi per una salutare spremuta: costo tre euro. I melograni si conservano abbastanza bene. Dal momento della piantumazione occorre attendere tre anni per potere raccogliere il frutto. In un ettaro possono essere piantati 500 alberi e ogni pianta produce trenta chili di melagrana.
“L’ obiettivo – dice Francesco Milazzo – è quello di creare un Consorzio, capace di riunire i produttori per un obiettivo comune. Ovvero quello di avere maggiori risorse e disponibilità per la commercializzazione della melagrana”. Dalla piantumazione degli alberi occorre un periodo di tre anni affinché gli alberi di melograno inizino a fare melagrana, come viene chiamato il frutto.
