Castello, inaugurati lavori finanziati dal GAL. Illuminazione parziale dopo 9 anni

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CALATUBO – Sono stati inaugurati ieri i lavori di restauro e messa in sicurezza, recentemente completati, di una parte del castello di Calatubo. Si tratta dell’ingresso all’antico maniero e della prima coorte compresa la torre detta ‘di lu Re Biddicchiu’. Gli interventi sono stati finanziati dal Gal Golfo di Castellammare con circa 280.000 euro. Lavori che fanno il paio con i precedenti svolti anni fa grazie al finanziamento elargito FAI in occasione del censimento “I Luoghi del Cuore” di cui l’associazione “Salviamo il castello di Calatubo” era stata promotrice della raccolta firme. Due piccoli e importanti interventi che però rappresentano una goccia nel mare visto che il maniero, per essere recuperato e reso accessibile nella sua interessa necessita di lavori per almeno 7 milioni di euro.

All’inaugurazione di ieri, cui ha preso parte la giunta Surdi al gran completo (il comune ha elaborato la progettazione e si è occupato degli adempimenti burocratici), il consiglio comunale capeggiato dal presidente Messana, i rappresentanti della ditta Scancarello che ha effettuato il restauro in maniera egregia e i componenti dell’associazione che da circa un ventennio si occupa di recuperare e tutelare il castello di Calatubo. La stessa associazione, nell’aprile scorso, ha anche stipulato con il barone Manfredi Pucci Di Benisichi un comodato d’uso per 15 anni dei terreni antistanti e delimitanti le mura del castello ai fini di tutelare l’area archeologica e l’importante necropoli sicana-elima del sesto secolo Avanti Cristo che esiste attorno alla roccaforte.

L’intervento completato è servito anche a far ritornare finalmente l’illuminazione (dopo circa 9 anni di tenebre), seppur parziale rispetto a quella installata circa dieci anni fa dalla giunta Scala. Alcuni faretti illuminano le mura restaurate, vale a dire quelle della parte sud occidentale, e la coorte interna. Gli altri lati, quello nord e quello est, rimangono totalmente al buio quando invece, a suo tempo, godevano di una suggestiva illuminazione che dava alcune particolari colorazioni. Insomma buona parte del castello di Calatubo rimane al buio, proprio le zone che necessitano di interventi immediati. In questi giorni, infatti, è crollata la parte di un balcone e le grosse pietre sono finite pericolosamente vicine ad un’abitazione sottostante.

Il completamento dei lavori ha comunque svelato l’arcano delle somme, 12.600 euro, stanziate con il bilancio partecipato del comune di Alcamo del 2017. Sono state utilizzate soprattutto per l’acquisto dei faretti e per altri interventi anche se il progetto, presentato dall’associazione ed uscito vittorioso con il voto degli alcamesi, prevedeva qualcosa di diverso come ad esempio la posa di cavi in alluminio per evitare nuovi furti. Quasi nove anni per illuminare quasi la metà del castello di Calatubo nonostante progetto e fondi in bilancio. Probabilmente ce ne vorranno altrettanti per illuminare per intero l’antica roccaforte.