Da circa venti mesi l’umanità è alle prese con la pandemia. Una battaglia al covid senza soste. Scienziati, medici, ricercatori, personale sanitario, istituzioni, sindaci, gente comune alle prese con un nemico che, dopo più di un anno e mezzo, dovrebbe adesso conoscersi meglio. Tra complottisti e negazionisti, catastrofisti e allarmisti, no vax e no green pass, l’esame dei numeri potrebbe aiutare a capire cose importanti soprattutto in materia di efficacia delle vaccinazioni. A fare chiarezza il confronto tra le cifre di un anno fa. Il 23 novembre del 2020, quando ancora i vaccini non esistevano, in provincia di Trapani si contavano 2.575 positivi. Ieri, nello stesso giorno del 2021 ma dopo 11 mesi di inoculazioni, gli attualmente positivi erano 743 vale a dire 1.832 in meno. Anche le ospedalizzazioni confermano le tesi degli scienziati che dicono che i vaccinati difficilmente finiscono in ospedale.
Un anno fa, sempre nel trapanese, c’erano 6 ricoverati in terapia intensiva, oggi 4 fra intensiva e semi-intensiva, e 96 nei reparti ordinar covid: dopo un anno ce ne sono 84 in meno. Cresciuti a dismisura i guariti che il 23 novembre 2020 erano 1240 e che ieri hanno invece raggiunto quota 19.727, una media di 1540 al mese. Cresciuti purtroppo anche i decessi. Dall’inizio della pandemia sono adesso 429 mentre un anno fa erano 65 con un incremento in 365 giorni di 364 unità. Il confronto è confortante, e gli addetti affermano grazie al vaccino, in tutti comuni del trapanese. Alcamo ieri aveva 81 positivi, erano 350 il 23 novembre del 2020. Trapani, un anno dopo, ne ha 436 in meno. Netto segno negativo anche per Marsala -337, Mazara del Vallo -289, Castelvetrano -148. Oggi i comuni del trapanese covid free sono quattro, (Salaparuta, Poggioreale, Salemi e Vita), atri due con un solo caso (Buseto e Favigana) mentre un anno fa nessuna cittadina poteva vantarsi di non avere alcun caso. Unico comune del trapanese che ha peggiorato la situazione di un anno fa è Calatafimi che oggi ha 35 positivi, 24 in più rispetto allo stesso giorno del 2020. La cittadina calatafimese rappresenta quella con la più alta di vaccinati. Un’eccezione che conferma la regola o il risultato di un paio di focolai partiti da alcuni banchetti.
