Alluvione ad Alcamo Marina, ancora rifiuti e carcasse di auto. Sul posto solo “quattro gatti”

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Esattamente un mese fa, il 24 ottobre, una bomba d’acqua che si abbatté su Alcamo e che durò un paio d’ore, mise in ginocchio il territorio. Tanti danni un po’ dovunque, per un totale stimato di circa 6.000.000 euro, con epicentro la zona Canalotto di Alcamo Marina. Qui il torrente uscì dal suo alveo, mai pulito da decenni, è trasportò di tutto, anche numerose autovetture, penetrando abbondantemente nelle abitazioni nei pressi dell’incrocio tra la provinciale 55 e la statale 187. In via dei Tulipani. All’indomani, si trovò di tutto e di più con montagne di fango che coprirono quasi tutto.

Adesso è trascorso un mese, domani sono previste abbondantissime piogge, e in quello slargo, una piazzetta che sorge in una piccola depressione, ci sono ancora carcasse di auto, rifiuti di ogni genere, pietre e ancora fango. I volontari di Fire Rescue, Croce Rossa, Era e Anpas da circa una settimana si sono fermati. Non per loro scelta ma perché per lavorare e completare l’opera necessitano di mezzi e di cassoni chela protezione civile comunale non sta più fornendo. Insomma i volontari non possono ripristinare la zona certamente a mani nude o con il “cucchiaino”.

Stamattina in quello spiazzo di via dei Tulipani, oltre ai rifiuti e alle auto che non dovrebbero esserci più, c’erano soltanto quattro gatti, proprio una piccola colonia di felini. Il comune di Alcamo ha comunque provveduto ad affiggere sulle porte di tutte le case della zona l’ordinanza del sindaco Surdi che vieta di frequentare e abitare in quella zona quando le condizioni meteo parlano di allerta elevata. Al di là di tutto le immagini, a un mese dall’alluvione, parlano da sole.