Conclusione indagini, per Nicola Rizzo ‘favoreggiamento reale aggravato’. Decade la precedente accusa

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Favoreggiamento reale aggravato e non più  concorso esterno in associazione mafiosa. Questo il reato contestato al sindaco di Castellammare del Golfo, Nicola Rizzo, secondo l’avviso di conclusione indagini che è stato consegnato proprio ieri al primo cittadino castellammarese. La vicenda era andata alla ribalta delle cronache, anche nazionali,  nel giugno scorso quando la città di Castellamare  venne raggiunta dall’operazione “Cutrara” un blitz antimafia dei carabinieri che portò in carcere diversi esponenti locali di cosa nostra, anche colui che è ritenuto il boss locale, “Ciccio tempesta” , all’anagrafe Francesco Domingo.

In quella stessa giornata venne divulgata la notizia dell’avviso di garanzia al sindaco Rizzo per concorso esterno in associazione mafiosa ma, si capì dopo, nell’ambito di un procedimento diverso. Quello dell’operazione “Cutrara”, infatti, è datato 2019 quello del primo cittadino risale al 2018. Tutto nasce da un incontro, a casa del padre della compagna del sindaco Nicola Rizzo, fra il capo del governo cittadino e Francesco Domingo. le indagini dei militari, in quell’occasione, fotografarono chi entrasse e chi uscisse dall’ingresso della casa. Fra questi proprio il sindaco e ‘Tempesta”.

Le indagini della procura si sono adesso concluse e sono stati consegnati gli avvisi di conclusione allo stesso Nicola Rizzo ma anche ad altre persone. Per il primo cittadino si ipotizza il reato di favoreggiamento reale aggravato. Ciò significherebbe, secondo gli inquirenti, che sarebbe scaturito qualche atto formale, qualcosa che potrà essere comunque chiarita prima dell’eventuale giudizio, con documentazioni e testimonianze prodotte dal sindaco di Castellammare del Golfo. Nicola Rizzo è difeso dall’avvocato Giacomo Frazzitta, fra l’altro suo ex assessore, e dall’avvocatessa Roberta Tranchida, nipote dello stesso primo cittadino.