Castellammare Turbativa d’asta, padre e figlio davanti al gip

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La difesa prende tempo e comunicherà al gip nell’udienza del prossimo 26 giugno se chiedere il rito abbreviato o il giudizio ordinario. Con il confronto tra difesa e accusa si è aperta ieri l’udienza preliminare per l’eventuale rinvio a giudizio dei castellammaresi Giuseppe Pace, recluso nel carcere di Trapani e del figlio Pietro, difeso dall’avvocato Maurizio Lo Presti, che si è riservata la decisione sul tipo di giudizio che dovranno affrontare padre e figlio. Entrambi sono accusati di estorsione e turbata libertà degli incanti, i reati per i quali finirono in carcere, nel settembre dello scorso anno dopo le indagini dei carabinieri di Alcamo e Castellammare. Ieri la difesa aveva chiesto il giudizio abbreviato condizionato delle persone offese, che si sono costituite parti civili. Si tratta di Lucia D’Angelo e del figlio Leonardo Candela. Tale richiesta, che è stata respinta del giudice. presupponeva l’interrogatorio dei due poiché il giudice ha ritenuto completi tutti gli accertamenti fatti durante le indagini preliminari. Giuseppe e Pietro Pace finirono in manette per estorsione perpetrata nell’ambito di un’asta giudiziaria per l’acquisto di una villa di contrada Fraginesi di Castellammare del Golfo. La vicenda risale al maggio del 2017 quando una donna castellammarese Lucia D’Angelo partecipò ad un’asta giudiziaria e si aggiudicò l’immobile. Da quel momento lei e il figlio, un capitano di marina imbarcato su navi da crociera, non avrebbero avuto più pace. Sarebbero stati avvicinati più volte dall’ex proprietario Giuseppe Pace 67enne e dal figlio 42enne Costantino, per il quale il Pm ha chiesto l’archiviazione, che avrebbe mantenuto un atteggiamento passivo,  con il chiaro intento di intimorirli a tal punto da farli desistere dall’acquisto. La villa di contrada Fraginesi della famiglia Pace fu messa all’asta dopo una procedura esecutiva avviata da una banca per i debiti non onorati a causa di difficoltà economiche  insorte nella conduzione della sua azienda. La prossima udienza è stata fissata per il 26 giugno.