Castellammare del Golfo: depuratore, iter in ritardo: Comune a rischio infrazione

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CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Se sul piano tecnico il modificato progetto del depuratore di Castellammare del Golfo non rischia nulla, invece il finanziamento rischia di saltare. Ad ammettere questa possibilità il sindaco Nicola Coppola che non nasconde la sua preoccupazione rispetto al fatto che entro il 31 dicembre di quest’anno si deve completare l’iter per arrivare all’avvio dei lavori dell’impianto altrimenti i rischia seriamente di vedere sfumare qualcosa come una ventina di milioni di euro di investimento. Il primo cittadino ha spiegato questa mattina in conferenza stampa quali sono i termini della situazione legata proprio al depuratore. Rispetto alla tabella di marcia si è nettamente indietro: dopo le modifiche al progetto varate dal consiglio comunale, fortemente contestate da buona parte delle forze di opposizione, si deve ancora procedere alla convocazione della conferenza di servizio e soprattutto al varo sempre da parte del civico consesso delle varianti allo strumento urbanistico. Il rischio quindi è che non si riesca a completare il percorso nei tempi dovuti.

Il primo cittadino ha voluto anche precisare che le modifiche progettuali non inficeranno per nulla l’iter progettuale, dopo la decisione di eliminare alcuni impianti per economizzare in fatto di risparmio energetico e superare alcune criticità specie per l’ubicazione della condotta che rischiava di far sedimentare i reflui. In particolare si procederà all’installazione a gravità del collettore principale, che si svilupperà da via Medici fino al nuovo impianto di depurazione, in sostituzione della condotta in pressione, tale da giungere ad una quota di ingresso del nuovo impianto di depurazione da allocare nell’area antistante all’ingresso delle gallerie previste nel progetto, cioè scavando a cielo aperto sull’ammasso roccioso da quota 13 metri sul livello del mare a quota 3 metri. Il sindaco non ha nascosto che ci sono state delle inesattezze nell’atto deliberativo predisposto dal tecnico incaricato e giunto in consiglio comunale con l’approvazione delle modifiche progettuali.

L’unica certezza per l’amministrazione comunale è che adesso si deve assolutamente correre.