Stato di emergenza proclamato in Sicilia. Primo stanziamento di 20 milioni di euro

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Il governo  ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per 12 mesi, in relazione alla situazione della grave crisi  idrica nel territorio della Regione Siciliana. È stato anche deliberato un primo stanziamento di 20 milioni di euro per consentire alla Regione di far fronte a interventi immediati. Il mese scorso la Regione, «ha chiesto al governo di fronteggiare con poteri e mezzi straordinari la situazione di emergenza determinatasi a seguito della grave crisi idrica determinata dalla mancanza di piogge mentre un buon 50 per cento di acqua si perde per la mancanza di manutenzione degli invasi e delle condutture, Uno spreco inammissibile che dura da anni. I territori maggiormente interessati sono le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo e Trapani. «Si tratta di un primo stanziamento – ha chiarito il ministro Musumeci -. Altre risorse saranno rese disponibili man mano che la Regione procederà nei pagamenti. Gli interventi riguardanti il settore agricolo e quello delle infrastrutture idriche rientrano nelle competenze di altri ministeri, come abbiamo chiarito al presidente della Regione Schifani, che ha partecipato alla seduta del Governo». Il governo siciliano – sottolinea la Regione – ha già trasmesso a Roma tutta la documentazione necessaria, stilando una lista degli interventi necessari a ridurre gli effetti della crisi dovuta alla mancanza di piogge. Le soluzioni proposte dalla cabina di regia, guidata da Schifani e coordinata dal capo della Protezione civile regionale, sono differenziate in base ai tempi di realizzazione. Tra quelle di rapida attuazione, l’acquisto di nuove autobotti nei Comuni in crisi e la sistemazione di altri mezzi negli enti locali; circa 130 interventi tra rigenerazione di pozzi esistenti, trivellazione di pozzi gemelli e riattivazione di quelli abbandonati, oltre alla ricerca di nuove  sorgenti; il potenziamento degli impianti di pompaggio e delle condotte; la realizzazione di nuove condotte di interconnessione e bypass. Si prospetta un’estate difficile sul fronte della erogazione dell’acqua sia per le abitazioni private che per le campagne.