CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Come era più che ipotizzabile il dietrofront del sindaco Nicola Coppola sull’ordinanza che imponeva l’apertura di un accesso pubblico all’ex Tonnara di Scopello ha sortito le sue reazioni. Il circolo Metropolis punta il dito non solo contro il primo cittadino ma anche contro il prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, dal momento che è stata proprio su una sua espressa richiesta che Coppola ha deciso di sospendere gli effetti dell’ordinanza che avrebbero costretto entro fine mese i titolari dell’ex Tonnara ad aprire il varco per l’accesso libero. “L’azione del prefetto – si legge nella nota di Metropolis – è una pesantissima interferenza nell’azione amministrativa di un organo democraticamente eletto. E’ da considerarsi un’indebita ingerenza su una decisione amministrativa sostenuta dall’intero consiglio comunale. Ci chiediamo a che titolo tale atto è stato fatto, senza che ci siano motivi di ordine pubblico o sospetti di procedure illecite nell’elaborazione dell’ordinanza. Ci chiediamo a che titolo il Prefetto, che è emanazione centralistica del ministero dell’Interno e del Governo, possa condizionare i tempi e forse anche la sostanza di un atto amministrativo”. Un duro atto d’accusa da parte dell’organismo civico che si chiede anzitutto quali siano stati i motivi per spingere le istituzioni ai vari livelli a bloccare quest’atto amministrativo, in un momento in cui c’è un braccio di ferro tra l’amministrazione comunale e la proprietà dell’ex Tonnara che rivendica da sempre la proprietà del tratto di costa tanto che da anni è vietato l’accesso libero regolamentato attraverso il pagamento di un ticket di 3 euro. Il circolo Metropolis affonda duro e accusa gli stessi proprietari dell’ex Tonnara i quali avrebbero “messo in atto nel tempo delle forti pressioni e dei forti condizionamenti di natura anche politica ai quali finora l’amministrazione ha resistito”. “Auspichiamo che il sindaco – aggiunge Metropolis – mantenga fermamente la linea sin qui adoperata e proceda senza lasciarsi condizionare da pressioni di varia provenienza rispondendo solo al diritto e alla volontà dei cittadini, difendendo i margini di agibilità politica propri di un’amministrazione comunale. Evidentemente gli interessi che ruotano attorno alla tonnara di Scopello sono ancora più grossi di quanto si potesse sospettare ed è per questo che è tanto più necessario che l’azione amministrativa e la democrazia siano salvaguardate”.