Calcio, appello disperato a ex bianconeri per salvare l’Alcamo. 48 ore di speranza

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L’ultimo tentativo del vice-presidente Giuseppe Milotta e la proroga delle scadenze disposta dalla Lega Sicula hanno ridato qualche speranza di sopravvivenza dell’Alba Alcamo. Entro venerdì, vale a dire dopodomani, tutte le squadre siciliane di Eccellenza e Promozione dovranno presentare tutti gli incartamenti e soprattutto versare, per quanto riguarda il massimo campionato regionale, 6.300 euro.

La gloriosa società bianconera è sempre con l’ossigeno. Il patron Baldo Marchese, dopo la scarsa collaborazione da parte dell’amministrazione comunale di Alcamo, si è definitivamente disimpegnato mentre il vice-presidente Milotta ha cercato di percorrere una strada che appare emotivamente interessante, ma probabilmente troppo in ritardo. Il dirigente dell’Alcamo ha chiesto una mano, sia come aspetto tecnico ma soprattutto come impegno gestionale, a calciatori ed ex calciatori. Poi bisognerebbe anche trovare l’intesa sul rispetto di qualcosa di pregresso da regolarizzare.

I solleciti ai fratelli Pirrone, ai Di Giuseppe e anche a Benedetto Mangiapane non hanno trovato porte chiuse ma tutti hanno sollevato dubbi e incertezze sulla possibilità di mettere in moto la macchina organizzativa in poche ore, allestire anche la squadra e trovare la linfa economica per mantenere gli impegni. Anche Milotta, come già fatto in un paio di occasioni nel giro dell’ultimo mese con Marchese, ha chiesto nuovamente un aiuto concreto alla giunta Surdi soprattutto per quello che appare il problema più grande, oltre a quello economico: dove potrebbe giocare l’Alcamo visto che le condizioni del Catella, soprattutto del manto erboso e del fondocampo, sono assolutamente disastrate?

Il sodalizio bianconero rischia seriamente di scomparire dopo i fasti raggiunti fra gli anni ’70 e ’80 e poi l’incredibile conquista della Coppa Italia Dilettanti di metà anni ’90. Se nessuno dovesse correre al capezzale dell’Alcamo, qualora ce ne fosse ancora il tempo, la società verrebbe cancellata come già fatto al termine della stagione 2006/2007 quando, con Roberto Boscaglia allenatore, stravinse il campionato di Eccellenza ma poi non venne iscritta in serie D a causa di alcuni problemi della gestione Di Bartolo. Il calcio locale ripartì quindi dalla prima categoria con la denominazione Atletico Alcamo.