Bonventre ‘capo assoluto’ e capace di proselitismo. Dal 2019 boom di adesioni allo Stato ‘farlocco’

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Il Gip di Catanzaro, Matteo Ferrante, ha confermato le ipotesi della Procura. La mente criminale a capo dell’organizzazione “Stato Teocratico Antartico di San Giorgio” era l’alcamese Damiano Bonventre, settantunenne, coinvolto una trentina di anni fa nel fallimento della Finanziaria Commerciale, istituto di credito che aveva operato per circa un decennio, fino al 1991. ‘Resta tuttavia da capire – scrive il GIP nell’ordinanza – se tale organizzazione, certamente esistente e strutturata, fosse davvero preordinata alla commissione o meno di un numero indeterminato di delitti’. Bonventre, che è stato posto agli arresti domiciliari nella sua abitazione di corso 6 Aprile, è ritenuto il capo incontrastato del sedicente Stato Antartico di San Giorgio e avrebbe intuito l’enorme potenziale che si celava dietro l’attività di truffa alla quale ha dato un alacre impulso.

Secondo le sommarie informazioni testimoniali rilasciate da un altro alcamese, un istruttore sportivo di 46 anni, Bonventre sarebbe stato al centro di un’attività di proselitismo fornendo alle persone che volevano aderire le copie delle gazzette ufficiali, il foglio della cancelleria del tribunale di Napoli e una cartografia dell’Antartide ove era collocato il territorio del fantomatico Stato. Tutto ciò – ha sempre raccontato il teste – per dimostrate che lo stato esiste che dall’adesione se ne potevano trarne benefici. Così nel 2019 sarebbero esploso o contributi volontari sul conto corrente e le relative cittadinanze’. Damiano Bonventre, che sapeva fra l’altro che in Italia quei documenti non avessero alcun valore, secondo il PM (tesi confermata dal GIP), era il principale promotore dell’articolato sistema di fabbricazione dei documenti falsi, principali esche per attirare nella truffa le ignare vittime, circa 700.

Tutti aspetti che lo delineano quale fondatore, centro decisionale e tesoriere del sedicente stato antartico e capace di far fuori il co-fondatore, Mario Farnesi, residente a Todi, anche questi agli arresti domiciliari. Quest’ultimo, ex generale della Guardia di Finanza, è un pluripregiudicato per reati minori. Farnesi e Bonventre sono gli artefici del lodo con cui è stata accreditata l’esistenza e il riconoscimento dello stato teocratico. Il lodo venne presentato nel 2014 dall’avvocato alcamese Saro Lauria e venne omologato dal giudice del tribunale partenopeo. Da questo adempimento, arrivato fra l’latro diversi anni prima dell’avvio delle truffe, è scattata l’iscrizione nel registro degli indagati per il valente legale alcamese.

Per Lauria, scrive il GIP, non si ravvisano gravi indizi di colpevolezza e la sua consulenza legale, fornita da soggetto abilitato, ‘non appare sintomatica di illiceità; da ciò che viene fuori dalle intercettazioni non gli si possono inoltre addebitare reati; in tale contesto ‘non può ritenersi aderente alle finalità illecite dell’organizzazione criminale e nemmeno in essa inserito’. L’avvocato alcamese, allo stato attuale, non ha ricevuto alcun avviso di garanzia.