Balestrate: Comune in difficoltà finanziaria

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BALESTRATE. Casse del Comune completamente all’asciutto. Al punto da mettere in pericolo la regolare gestione dell’ente. Si è dovuta arrendere l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Totò Milazzo ed alla fine, di fronte alla perdurante difficoltà di liquidità e ai ritardi cronici della Regione nell’emanare i trasferimenti, ha dovuto fare ricorso ad una nuova anticipazione di cassa alla Tesoreria comunale. La giunta si dice costretta a   questa manovra per evitare un possibile dissesto. Da qui la delibera approvata di impinguare l’anticipazione di altre 300 mila euro, salendo così a quota un milione e 300 mila. Il Comune infatti era già in forte esposizione debitoria nei confronti dell’istituto di credito che funge per l’appunto da tesoreria. Nel dicembre dello scorso anno era stato infatti deciso sempre dalla giunta di richiedere un’anticipazione di cassa fino ad un tetto massimo di un milione di euro, nelle more che Regione e Stato garantissero in tempi certi e immediati i loro trasferimenti. Cosa che però nel frattempo non è avvenuta e così il Comune si ritrova a dovere innalzare il tetto dell’anticipazione che ovviamente, in termini concreti, significa per l’ente un’esposizione di non poco conto (sui soldi anticipati le banche chiedono lauti interessi, ndr). Sono gli stessi assessori e il sindaco ad attestare il momento di grave difficoltà finanziaria: “A tutt’oggi – scrivono nella delibera – non sono pervenuti i trasferimenti da parte della Regione Siciliana e pertanto non si può assicurare il pagamento delle spese obbligatorie che possono arrecare danno all’Ente”. Ora però il Comune, almeno sulla carta, rischia una sonora bacchettata da parte della Corte dei Conti che in tutte le sue relazioni nei confronti degli enti locali siciliani ha sempre stigmatizzato il “frequente e incontrollato ricorso alle anticipazioni di tesoreria”. Sotto questo aspetto l’amministrazione garantisce: “La somma delle entrate accertate inerenti ai primi tre titoli del conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2011 – precisa sempre la giunta – è pari a 5 milioni e mezzo di euro, per cui l’anticipazione richiesta rientra nei limiti previsti dall’articolo 222 del Decreto Legislativo 267/2000”. Il sindaco però ci iene a precisare che il Comune non rischia alcun dissesto: “Si tratta di un’operazione necessaria ma che non presuppone alcun fantomatico dissesto per il Comune – sostiene Milazzo -. Ad oggi l’amministrazione ha sempre lavorato con la mentalità di un buon padre di famiglia, garantendo i servizi e salvaguardando i conti dell’ente”.