ATI idrico TP, inadempienze e nuovo commissario. Rizzo critica colleghi (Intervista)

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Non soltanto la mancata scelta sulla tipologia della gestione dell’acqua (pubblico, privato o misto) ma anche altre inadempienze. Per questo all’Assemblea Territoriale Idrica della provincia di Trapani è arrivato anche il commissario ad acta per definire l’organizzazione amministrativa in conformità allo Statuto, le procedure per l’individuazione dell’Ufficio di Tesoreria per il periodo 2023 – 2027, la predisposizione del bilancio e la definizione della situazione creditoria con l’acquisizione delle quote annue dei comuni.

Di tutto questo, ma anche di ogni ulteriore adempimento necessario a rendere pienamente operativo l’ATI idrico di Trapani dovrà occuparsi l’ingegnere Francesco Corsaro, già dirigente del servizio “Valutazioni ambientali” del Dipartimento regionale ambiente.

Il 16 gennaio scorso si era già insediata, al municipio di Castellammare del Golfo, quale sede operativa dell’ATI trapanese, la dirigente regionale Sara Barresi nelle vesti di commissario per provvedere, in via sostitutiva, a tutti gli adempimenti propedeutici e conseguenziali all’affidamento del servizio idrico integrato e all’avvio della piena operatività del gestore unico d’ambito.

Una situazione non proprio ottimale quella dell’assemblea territoriale idrica con una perdurante impasse scaturita soprattutto dalla mancata intesa sulla decisione riguardante la forma di gestione del servizio. Per questo è arrivato il commissario ad acta, Sara Barresi, e poi il successivo, Francesco Corsaro, per i ritardi negli altri adempimenti. Il presidente dell’ATI che racchiude 25 comuni del trapanese, Nicola Rizzo, ha parlato di scarsa sensibilità da parte degli altri sindaci