Dietro-front dell’MpA che dopo avere dato una quasi certezza, unica forza dell’attuale maggioranza, nel volere sostenere Nicola Rizzo nel suo tentativo di riproporsi, ha diramato adesso una nota-stampa che, in politichese, afferma come lo stesso movimento dell’ex senatore Nino Papania sia pronto a scaricare il primo cittadino. “Dopo un attento e serrato confronto con i diversi schieramenti del centro destra, – si legge nel documento sottoscritto dal capogruppo Antonio Como – l’MPA dichiara che continuerà a sostenere il Sindaco Nicola Rizzo fino allo scadere del mandato elettorale. Contemporaneamente lo stesso gruppo politico fa presente che in vista delle prossime elezioni amministrative fissate per il 28 e 29 maggio prossimo, si ritiene disponibile a valutare qualsiasi soluzione amministrativa che si ponga come obiettivo la crescita della città di Castellammare del Golfo, anche in alternativa – e questa è l’inattesa novità – all’attuale compagine amministrativa”.
Insomma Nicola Rizzo rischia così di correre nuovamente per la carica di sindaco senza alcuno degli attuali alleati. Da solo e con pochi fedelissimi della sua giunta. La nota-stampa dell’MpA ha infatti ricalcato le stesse prese di posizione delle altre componenti dell’esecutivo castellammarese. Forza Italia Fratelli d’Italia e il centro-destra avevano già detto che avrebbero rispettato l’appoggio a Rizzo ma soltanto fino al termine del mandato. Tale schieramento andrà invece ad appoggiare, assieme alla Democrazia Cristiana Nuova la candidatura a sindaco di Giuseppe Fausto. La ricandidatura di Rizzo, ovviamente, passa soprattutto dalla sentenza del processo d’appello Cutrara che vede imputato primo cittadino, già assolto in primo grado. Con Rizzo e Fausto concorerraà per la poltrona più ambita anche il cardiologo Enzo Borruso, con la lista Castellammare Città Aperta, e Carlo Navarra, ex vice-sindaco di Bresciani, che per evitare legacci si è dimesso dalla carica di segretario cittadino del PD. Navarra sarà sostenuto da una lista civica che non conterrà né il simbolo del partito democratico e nemmeno quello del movimento CambiaMenti. Logo e denominazioni saranno quindi del tutto nuovi.
